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Domenica, 28 Aprile 2024
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Alla Mediterranea concluso con successo il convegno di meccanica

Nella sala delle conferenze si sono confrontati oltre 130 ricercatori provenienti da tutt’Italia e afferenti a tre degli otto gruppi presenti nell’associazione italiana di meccanica teorica e applicata Aimeta

Si è concluso venerdì 14 luglio il convegno Gimc-Gma-Gbma-2023, ospitato all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il rettore Giuseppe Zimbalatti che in apertura dei lavori ha portato il saluto dell'Ateneo e augurato la buona riuscita dei lavori, ha dichiarato: "L’idea si è rivelata vincente difatti per tre giorni l’Università ha visto confrontarsi oltre 130 ricercatori provenienti da tutt’Italia e afferenti a tre degli otto gruppi presenti nell’associazione italiana di meccanica teorica e applicata Aimeta".  

I lavori sono stati aperti dalla prof.ssa Aurora Pisano, del dipartimento Pau, alla presenza, oltre che del rettore, della prorettrice vicaria professoressa Francesca Fatta, del direttore del dipartimento Pau dell’Ateneo reggino, professore Tommaso Manfredi, e del co-chair del convegno professore Paolo Fuschi, che hanno portato i saluti istituzionali. Nel suo discorso di apertura dei lavori, Pisano ha sottolineato, a beneficio dei molti colleghi giovani presenti, come per i gruppi storici di meccanica computazionale (Gimc) e di meccanica dei materiali (Gma) l’evento di Reggio Calabria costituisse il XXIII e il X convegno nazionale rispettivamente, mentre per il gruppo di biomeccanica (Gbma), di più giovane formazione, si trattasse del II convegno nazionale. 

La professoressa ha poi continuato il suo discorso spiegando come l’idea di un convegno congiunto sia maturata in seguito a riunioni intercorse tra i rappresentanti dei comitati direttivi dei gruppi in occasione del convegno Aimeta di Roma nel 2019. Infatti si era osservato che, pur nella specificità che caratterizza la ricerca dei singoli gruppi, tanti erano i temi e i metodi numerici e teorici comuni e che quindi sarebbe stato proficuo, oltre che interessante e scientificamente stimolante, incontrarsi in una occasione comune. 

Si è quindi deciso di organizzare questo convegno e, per favorire la contaminazione tra gruppi, si è optato per una organizzazione che ha previsto solo due sessioni parallele nelle quali esperienze diverse potessero venire a confronto. Intenso è stato il programma dei lavori del convegno, con più di cento comunicazioni brevi e quattro general lectures, si è attuato con una presenza partecipata dei congressisti a tutte le sessioni che hanno dato vita a discussioni scientifiche di alto livello.  

Questa conferenza ha avuto una connotazione distintiva che è stata quella di lasciare molto spazio ai giovani. È stato quindi importante potere dedicare una sessione plenaria ai ricercatori più giovani che li ha visti protagonisti venerdì mattina.

Durante la sessione “vincitori premi tesi PhD” sono stati esposti i lavori di ricerca che hanno portato all’assegnazione dei premi per le migliore tesi di dottorato 2023. Le pergamene attestanti la vincita e le motivazioni dei premi sono state consegnate ai vincitori dalla professoressa Pisano e da alcuni rappresentanti dei comitati direttivi dei gruppi. 

La chiusura dei lavori è stata affidata al professore Paolo Fuschi, che ha sottolineato il bilancio sicuramente positivo dell’evento essendo stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati in fase di organizzazione. Tra questi obiettivi c’è la pubblicazione sulla rivista internazionale Meccanica di uno special issue dal titolo: Approaches in Bio-Computational-Material Mechanics che accoglierà 30 lavori selezioni dai comitati direttivi dei vari gruppi, dopo che saranno sottoposti a peer review da revisori accreditati. 

Un particolare ringraziamento, per avere accettato l’invito, è stato rivolto ai  professori che hanno tenuto  le lezioni plenarie, il professore Davide Bigoni dell’Università di Trento che ha tenuto la lezione dal titolo; Solids from structures, il professore Paolo Bisegna dell’Università Tor Vergata di Roma che ha tenuto la lezione dal titolo: Microfluidic systems for single-cell biophysical characterization, il professore Umberto Perego del Politecnico di Milano che ha tenuto la lezione dal titolo: On Phase-Field Modeling of Ductile Fracture ed infine al professore Elio Sacco dell’Univesità Fedirico II di Napoli il cui intervento previsto aveva come titolo: Mechanics of cohesive interface: damage, contact, interlocking, dilatancy, ma  che è stato annullato all’ultimo momento dal docente per problemi personali. I docenti sopracitati sono stati introdotti da colleghi senior del settore anche se nel consesso offerto dal convegno non avevano bisogno di presentazioni perché personalità di spicco nel panorama nazionale e internazionale della meccanica dei solidi, dei materiali e della biomeccanica. 

Il professore Fuschi ha poi tenuto a ringraziare lo staff del convegno, costituito prevalentemente da studenti e laureati dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che hanno contribuito al corretto funzionamento del convegno durante tutte le sue fasi nei tre giorni di lavori. 

"Il bilancio finale del convegno - si legge in una nota dell'ateneo - è sicuramente positivo e, oltre ai risultati scientifici di indubbio spessore, non va trascurato l’impatto che la Mediterranea e la bellezza della città ha avuto sui tanti ospiti, spesso accompagnati da famiglia,  provenienti da tutta Italia e dall’estero. Molti hanno candidamente dichiarato di non essere mai stati in Calabria prima e di non avere mai neanche sospettato della bellezza paesaggistica di questa terra, della squisita ospitalità dei suoi abitanti e delle tante bontà gastronomiche".  

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