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Domenica, 28 Aprile 2024
Università

Alla Mediterranea 2,4 milioni per 28 progetti di ricerca 2022

Il programma Prin finanzia progetti biennali che, per complessità e natura, richiedono la collaborazione di più unità di ricerca, una delle quali con ruolo di coordinamento nazionale

Sono 28 i progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (Prin), presentati da docenti e ricercatori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che accedono al finanziamento di complessivi 2,4 milioni di euro da parte del ministero dell’Università e della Ricerca, a seguito della conclusione della procedura Prin 2022. 

Di questi, sette saranno coordinati da Principal Investigator dell'Ateneo reggino, ventuno invece prevedono la presenza di ricercatori della Mediterranea come responsabili di unità locali di ricerca. 

Il programma Prin finanzia infatti progetti biennali che, per complessità e natura, richiedono la collaborazione di più unità di ricerca, una delle quali con ruolo di coordinamento nazionale. "Si tratta di un risultato molto importante per la Mediterranea - spiega una nota - che certifica e conferma (dopo il successo sui bandi Pnrr) la sua capacità di attrarre finanziamenti. Si tratta altresì di un risultato molto prestigioso in quanto il Prin promuove e sostiene il sistema nazionale della ricerca, rafforza le interazioni tra università ed enti di ricerca e favorisce la partecipazione italiana alle iniziative nell’ambito del programma quadro di ricerca e innovazione dell'Unione Europea. 

Successo che riguarda tutte le aree dell’Ateneo

  • Area Agraria - sei progetti finanziati, di cui uno con ruolo di coordinamento nazionale
  • Area Architettura - cinque progetti finanziati
  • Area Ingegneria - quindici progetti finanziati, di cui ben cinque con ruolo di coordinamento nazionale
  • Area delle Scienze Umane - due progetti finanziati, di cui uno con ruolo di coordinamento nazionale. 

Il rettore Giuseppe Zimbalatti si è complimentato dell’ottimo lavoro di squadra svolto che, "consentendo di ottenere questi risultati, ha confermato, con ruolo autorevole, la crescita del nostro Ateneo fra i principali attori della ricerca a livello nazionale". 

Il prof Massimo Lauria, prorettore alla ricerca e trasferimento tecnologico, ha affermato che "questo buon risultato si configura come un ottimo viatico per affrontare, con grande fiducia, le prossime sfide relative alla valutazione della Qualità della Ricerca (VQR), con l’obiettivo di migliorare le già buone performances della passata edizione". 

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