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Domenica, 28 Aprile 2024
Le reazioni

La gioia di Falcomatà, i messaggi di auguri e l'opposizione al varco

Pochi minuti dopo la sentenza dalla politica arrivano reazioni alla sentenza che riporta il sindaco a palazzo San Giorgio

Il ritorno a Palazzo San Giorgio di Giuseppe Falcomatà è già notizia in risalto sui media nazionali, e pochi minuti dopo la sentenza della Cassazione sui social sono fioccate molte congratulazioni, e una solidarietà che quanto meno sul piano umano attorno al sindaco reggino è politicamente trasversale. E se sono naturalmente attese le parole di esponenti del centrosinistra, aualche messaggio di auguri per Falcomatà arriva anche dall'area del centrodestra.

Il sollievo di Zimbalatti: "Sentenza conferma la mia fiducia nella giustizia"

Roventi i telefoni degli assolti, al centro di un prevedibile fuoco di fila di contatti da parte di amici, colleghi e cronisti. Per Antonino Zimbalatti è la fine di un periodo di amarezza. "Il fatto stesso che il procuratore abbia chiesto l' annullamento della condanna - dichiara - mi dà soddisfazione e conferma la mia fiducia nella giustizia, che in questi mesi di grande sconforto era stata messa a dura prova. Adesso la sentenza della Suprema Corte ha ristabilito la verità di chi ha sempre lavorato senza commettere illeciti". 

Armando Neri ha affidato i sentimenti del dopo sentenza al veicolo social pubblicando una storia nella quale dichiara: "La corte di Cassazione ha riconosciuto la mia totale estraneità ad ogni ipotesi delittuosa. Ringrazio la mia meravigliosa famiglia al mio fianco sempre, che ha gioito e sofferto insieme a me. Ringrazio il mio avvocato Andrea Alvaro, che con altissima dedizione professionale e umana, ha difeso magistralmente la dignità della mia persona durante il processo".

Il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Pd calabrese, dichiara in una nota: "L'assoluzione per innocenza di Giuseppe Falcomatà e degli ex assessori della sua giunta è una bellissima notizia per la città di Reggio Calabria, per tutta la regione e per la democrazia. Finalmente – ha proseguito – potrà tornare al suo posto e onorare il mandato popolare, senza macchia e ombra alcuna". Il Partito Democratico della Calabria "non ha mai nutrito dubbi sulla correttezza dell'operato del sindaco Falcomatà che, con profondo senso delle istituzioni, si è difeso nel processo, attendendo l'ultimo grado di giudizio per vedere riconosciute le proprie ragioni. È nelle difficoltà che si vede il carattere, la personalità e la serietà dell'amministratore pubblico e del politico".
Siamo certi – conclude Irto – che, insieme alle forze di maggioranza, il sindaco Falcomatà saprà riprendere in mano il percorso di cambiamento radicale che da tempo aveva avviato a Reggio Calabria".

Il consigliere comunale e metropolitano Filippo Quartuccio commenta a caldo: "Super felice per la positiva conclusione di questa assurda vicenda giudiziaria. Bentornati a tutti ma in modo particolare a Giuseppe Falcomatà che ritorna a guidare la città da sindaco e Giovanni Muraca che tornerà ad occupare il seggio in consiglio regionale conquistato con le elezioni". La conclusione del post è una frecciatina mirata: "Mi sembra di vederli in fila, di fronte al farmacista che lavora presso la farmacia di turno, tutti quelli che si auguravano che andasse male. Mi spiace, potete approfittare di tutto questo tempo che avete per fare la scorta di maalox, xanax e gaviscon. Tiè!"

Su Facebook Paola Carbone, consigliera metropolitana di parità, rievoca la vittoria di Falcomatà nel secondo tempo:  "Sbloccare un ricordo...Io sto sempre dalla stessa parte... Stavolta però lo dico con la gioia nel cuore". Esulta anche il consigliere metropolitano Domenico Mantegna: "Giustizia è fatta, tutti #assolti! Sempre dalla stessa parte. Adesso al lavoro, Sindaco Giuseppe Falcomatà".

L'opposizione tra garantismo e promessa di continuare a dare battaglia

Il consigliere comunale di minoranza Massimo Ripepi non sveste i panni del soldato semplice dell'esercito di Rheggio e si esprime in una diretta flash: "Credo che Falcomatà sia il peggiore sindaco di Reggio. Sono garantista e non ho mai chiesto le sue dimissioni perché era sotto processo e la legge prevede la presunzione d'innocenza fino a tre gradi di giustizia. Io glielo ho chiesto per la sua assoluta incapacità amministrativa, essendo un ragazzo di trent'anni che ha governato con gli amici del calcetto. Ha ridotto la città mandandola in fondo a tutte le classifiche". L'opposizione, ha aggiunto, continuerà "non per accusare ma per costruire un'alternativa a questa amministrazione che è la più scarsa della storia della città". Sulla vicenda giudiziaria ha ribadito: "I giustizialisti che distruggono le persone prima che la magistratura faccia il suo corso dovranno vedersela con il Signore". 

Mood agonistico per il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Federico Milia, che in una storia su Fb afferma: "Concentrati come sempre, si continua con la battaglia, a testa alta, come il primo giorno. Domani come ieri, per Reggio"

Postando una foto in compagnia del sindaco, l'ex presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì scrive: "Perché noi siamo Amici Veri. A prescindere dalle simpatie politiche (se di simpatie si può ancora parlare). Sono al Tuo fianco, caro Giuseppe Falcomatà".

E il deputato Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, dichiara con in una nota: "Faccio i complimenti al sindaco Falcomatà per l'assoluzione: FdI non fa politica con la giustizia e siamo contenti sul piano umano. Falcomatà è colpevole politicamente di avere ridotto Reggio Calabria, la nostra grande città metropolitana, in ginocchio. Sul piano politico lo batteremo - continua Antoniozzi - anche se non potrà essere ricandidato, e batteremo la sinistra che sta governando la nostra Reggio da ormai dieci anni. Fratelli d'Italia ha donne e uomini in grado di condurre, insieme al centrodestra, una battaglia di rinnovamento per la città e di separare i giudizi personali da quelli politici. Sul piano politico Falcomatà e la sinistra sono senza possibilità di appello".

Da Msi-Fiamma Tricolore di Reggio, con una nota del portavoce provinciale Giuseppe Minnella, si afferma: "Certi fin dall’inizio di quello che sarebbe stato l’esito della giornata odierna in Cassazione, che non donerà certo fede nella giustizia alle giovani generazioni, anche noi ci eravamo fatti suggestionare da quello che appare ormai come un sogno: una Reggio libera da amministratori incapaci e disonesti moralmente". Continua Minnella: "Invece la politica romana ha ancora una volta deciso per Reggio: Falcomatà deve rimanere in sella a qualunque costo a costo di inventarsi una interpretazione del diritto e dei fatti surreale. Si va avanti dunque con il sindaco Falcomatà che a giorni ritornerà a pontificare da Palazzo San Giorgio in sella alle macerie di una città che lui e le sue varie squadre avvicendatisi negli ultimi nove anni hanno annientato e ne hanno gravemente danneggiato l’immagine nell’Italia e nel mondo". E conclude con la previsione di uno scenario: "E' escluso che nei prossimi giorni con i cittadini e con le forze politiche che vorranno condividere un percorso comune saremo presenti e partecipi a manifestazioni di piazza al rientro a palazzo dei sospesi".

Le parole a caldo del sindaco, che dedica il primo pensiero alla famiglia

Il protagonista di questa lunga giornata da Roma non ha nascosto l'emozione rivolgendo il suo primo pensiero, riportato dalle agenzie, ai propri affetti. "Dedico questo momento - ha tenuto a dire Falcomatà - ai miei figli, alla mia famiglia ed a tutte le persone che in questi due anni hanno sofferto e aspettato. Adesso ci sarà tempo e modo per riordinare le idee. Spero di rientrare presto a casa”. E parlando del rientro alla guida della città ha aggiunto: "Questo momento sarà un nuovo inizio per tutti. Ci rimboccheremo le maniche come abbiamo sempre fatto e lo faremo di nuovo da domani”.

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