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Venerdì, 26 Aprile 2024
Scontro politico / Polistena

Polistena, bocciata intitolazione del palazzo comunale a Mommo Tripodi

La Fondazione attacca il sindaco e il presidente del consiglio per aver ritenuto inammissibile la proposta del gruppo Polistena Futura

Scoppia la polemica sulla proposta di intitolazione del palazzo municipale di Polistena a Girolamo Tripodi. L'iniziativa del gruppo consiliare Polistena Futura è stata infatti rigettata e la Fondazione intitolata all'indimenticato sindaco e senatore ha puntato il dito verso il primo cittadino Michele Tripodi e il presidente del consiglio comunale. "Siamo amareggiati - scrivono in una nota dalla Fondazione - ma non sorpresi per l’ennesimo ulteriore atto di protervia e di prevaricazione che il sindaco e il presidente del consiglio comunale di Polistena hanno compiuto rigettando, pretestuosamente e con una scelta viziata da profili di illegittimità  visto che è stato leso il potere sovrano del consiglio comunale, la proposta di intitolare il palazzo municipale a Girolamo Tripodi".

E continua il testo: "L’arroganza di un potere che ritiene di essere assoluto e al di sopra di tutto e tutti e l’offesa alla memoria di Girolamo Tripodi  unitamente alla cancellazione della cultura come azione quotidiana sono gli elementi fondanti dell’amministrazione comunale di Polistena che, per coprire scelte politiche sbagliate e palese inadeguatezza gestionale, continua nella sua unica attività quotidiana che è quella di fare tabula rasa della storia gloriosa di Polistena e di chi è stato protagonista assoluto e indimenticabile di quella stagione irripetibile, che tutto il popolo rimpiange e ricorda con enorme nostalgia".

Secondo la Fondazione è stato compiuto "un nuovo indecente oltraggio a Girolamo Tripodi e alla sua memoria, una nuova offesa alla comunità di Polistena". Ma cosa è successo attorno alla proposta di intitolazione? Nella nota della Fondazione si parla di una una "sedicente inammissibilità” della proposta stessa, addotta dal sindaco e il presidente del consiglio comunale "per impedire" l’intitolazione a Girolamo Tripodi del palazzo municipale.

Continua la nota: "Non hanno vergogna di nulla e, quando non è sufficiente il loro livore odioso, ricorrono all’utilizzo arbitrario e illegittimo di poteri che spettano esclusivamente all’assemblea elettiva, cadendo in totale contraddizione poiché hanno fatto l’esatto contrario nelle sedute precedenti".

Dalla Fondazione si cita infatti un episodio specifico. "Nel 2018 l’allora vicesindaco del Comune di Polistena, su diretta indicazione del sindaco, per placare le polemiche che stavano travolgendo l’amministrazione comunale fu costretto a rilasciare un’intervista  con la quale dichiarava testualmente 'siamo pronti ad intitolare il municipio a Mommo Tripodi'. Cosa che si è rivelata una menzogna - prosegue la nota - tant’è vero che sono passati più di quattro anni da allora e non c’è stato nessun atto del sindaco e della giunta comunale che sia andato in quella direzione, anzi si è fatto di tutto, come è avvenuto anche nell’ultima seduta del 9 gennaio del consiglio comunale di Polistena, per cancellare in tutti i modi la figura e il ruolo di Girolamo Tripodi".

Dalla Fondazione si esprime "un sincero ringraziamento al capogruppo Francesco Pisano e al gruppo consiliare Polistena Futura, che hanno presentato la mozione che con un atto arbitrario, arrogante e prevaricatorio è stata ritenuta inammissibile e non è stata neanche posta al vaglio e alla decisione del consiglio comunale, con un atteggiamento anti-democratico e di svilimento di un’Istituzione pubblica che, tra l’altro, necessita l’intervento del Prefetto di Reggio Calabria e del Ministro degli Interni".

Sulla figura dell'indimenticato Mommo Tripodi, dalla Fondazione omonima si ricordare il forte impegno per la legalità e contro la ‘ndrangheta  che è stato sempre al centro della sua azione.  Fu uno dei testimoni decisivi, nella sua qualità di sindaco di Polistena, nel primo grande maxi-processo contro la ‘ndrangheta che si svolse a Reggio Calabria nel 1978.

Inoltre, menzionano che il palazzo comunale, comprendente la sala del consiglio comunale, gli organi istituzionali, la sede degli uffici amministrativi  e l’auditorium comunale sono stati costruiti grazie all'impegno del senatore Girolamo Tripodi. "Infatti - si ricorda dalla Fondazione - durante i lavori per la costruzione dei citati immobili, l’impresa appaltatrice dei lavori, a seguito di numerosi attentati ed intimidazioni di stampo mafioso, aveva deciso di interrompere la realizzazione dell’opera. Il blocco dei lavori e la chiusura del cantiere furono scongiurati soltanto grazie alla caparbietà e al rispetto della legalità del senatore Girolamo Tripodi, che chiese l'intervento forte e determinato dello Stato e delle Forze dell’Ordine, per garantire la prosecuzione dei lavori ed il loro completamento".

Si tratta solo di uno dei molteplici episodi dell'intensa vita politica ed amministrativa di Girolamo Tripodi, "che ha lasciato un patrimonio incancellabile alla comunità polistenese che nessun amministratore, quantunque animato dalla peggiore malafede e dalla puerile invidia e cattiveria, sarà mai in grado di offuscare e mettere in secondo piano".

Si conclude la nota: "Potranno, in modo illegittimo, negare le piazze per impedire le manifestazioni in memoria di Girolamo Tripodi o boicottare le attività della Fondazione a lui intitolata, ma non riusciranno mai a cancellarlo dalla memoria collettiva del popolo di Polistena che con la sua guida ha conosciuto momenti di crescita e riscatto sociale"

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