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Sabato, 27 Aprile 2024
Gli scenari della città

Il lungo giorno di Giuseppe Falcomatà, domani il ritorno a Reggio

Dopo la sentenza il sindaco riabilitato ha fatto tappa a Roma per l'assemblea Anci ed è sulla via del ritorno dove lo aspetta un lavoro complesso

Sarà domani il giorno del ritorno a Reggio Calabria come sindaco riabilitato e nell'esercizio della sua carica. Dopo la sentenza della Cassazione che lo ha assolto dai reati per cui era stato condannato in due gradi del processo Miramare, Giuseppe Falcomatà ha rinviato questo atteso momento di poche ore per cambiare rotta verso nord, da Roma a Genova, dove ha partecipato alla 40esima assemblea nazionale dell'Anci con uno spirito molto diverso dal passato. "E' un’emozione unica - ha detto - Grazie di cuore al mio amico Antonio Decaro e a tutti i sindaci per l'affetto che mi ha commosso. Ricominciamo da qui". 

E' la prima uscita ufficiale da amministratore riconosciuto come non colpevole per inesistenza dei reati contestati. A Genova Falcomatà è stato al centro delle attenzioni dei media e a margine dell'incontro ha parlato del processo e degli scenari alla guida dell'amministrazione comunale e metropolitana di Reggio. "Ho capito - sono state le sue parole - qual è la vera differenza tra fare il sindaco ed essere sindaco, che è qualcosa di indipendente dal portare la fascia tricolore addosso perché quella fascia, con il suo peso e la sua responsabilità, continuiamo a sentirla anche quando non la indossiamo". E ha lanciato un messaggio anche al centrodestra che in questi mesi ha dato filo da torcere alla sua squadra e ha annunciato di voler continuare nella durissima opposizione: "E’ un momento per me di grandissimi dubbi, ma nel quale c’è una certezza: farò il sindaco per i prossimi tre anni, ma mi sentirò sindaco per sempre".

L'abbraccio dell'Anci e le parole su sospensione e "paura della firma"

Sulla presenza a Genova, dove è andato in scena anche un liberatorio abbraccio di Decaro, presidente nazionale Anci, ha aggiunto: "Era doveroso essere qui  perché i sindaci assieme ai miei concittadini e la mia famiglia non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto e la loro fiducia in questi lunghi e interminabili e incomprensibili quasi due anni di sospensione. E’ un modo per ringraziarli".

L'abbraccio tra Falcomatà e Decaro (foto Fb Anci)

Sulle vicende giudiziarie, Falcomatà ha citato la "paura della firma", che blocca il lavoro dei sindaci. "La sospensione - ha spiegato - non colpisce solo il sindaco eletto, ma tutta la comunità che gli ha dato fiducia come colui che può rappresentare al meglio i loro sogni e speranze e tradurle in fatti amministrativi concreti. Bisogna consentire ai sindaci di fare i sindaci, senza che questo ingeneri la paura della firma, sentimento che un sindaco non si può permettere di provare perché rallenta e rende insicuro e una città che si ferma va indietro".

Stamattina dai social Giuseppe Falcomatà aveva salutato i reggini con un promettente "vi voglio bene, ci vediamo tra poco", che in termini di tempo significa tarda serata di oggi o forse notte. Il rientro a palazzo San Giorgio quindi potrebbe anche avvenire già domani, ma sembra che il sindaco voglia consumare questo passaggio solo dopo la comunicazione prefettizia che sancirà formalmente la fine della sospensione durata due anni. 

Gli scenari di consiglio e giunta, si inizia con Neri al gruppo misto

Nel frattempo, tra messaggi di auguri, l'abbraccio solidale di amici e colleghi di partito e le prime polemiche degli avversari politici, a tenere banco a Reggio sono le ipotesi sul futuro di Comune e Metrocity.

Immutati gli scenari che ReggioToday aveva già analizzato, è arrivata oggi la conferma ufficiale nel passaggio al gruppo misto da parte dell'ex vicesindaco Armando Neri, anche lui nel gruppo degli assolti in Cassazione. Amico di vecchia data di Falcomatà, Neri non sarà più nelle file della maggioranza ma - lo dice chiaramente in una nota - la sua nuova posizione non è neutrale perché ha affermato che "servirò la città dai banchi dell'opposizione". Felice ed emozionato, il consigliere stamattina è stato visto a palazzo San Giorgio ed è il terzo uomo che la coalizione di governo perde dopo Cardia e Castorina, che pure hanno scelto di spostarsi nel gruppo misto. 

Sul fronte della giunta Falcomatà è chiamato ora a una valutazione che comporterà sicuramente l'uscita di qualche assessore e la loro sostituzione non solo con elementi della stessa maggioranza ma guardando fuori dai confini politici con proposte a tecnici di alto profilo.

Il terzo tempo di Falcomatà, i punti del programma alla prova della città

Il lavoro che attende il sindaco lo vedrà alle prese con i tanti punti del programma elettorale della sua seconda candidatura, "Reggio una storia in Comune", ancora non realizzati o in stallo. Bisognerà riprendere le fila di opere, interventi e azioni che non hanno ancora raggiunto gli obiettivi strategici prefissati nel secondo tempo amministrativo. Siamo già nella terza primavera di Falcomatà, e adesso si dovrà dimostrare che stand by e ritardi sono stati effetto della tegola della sospensione (anche se proprio ieri il sindaco aveva ribadito stima e ringraziamento per l'operato dei facenti funzioni).

Ma vediamo quali saranno i banchi di prova del primo cittadino riabilitato. Qualche giorno fa la mobilità urbana è valsa a Reggio l'ennesimo record negativo nel rapporto di Legambiente sugli ecosistemi. Nel suo programma Falcomatà ha detto di voler puntare su intermodalità, mobilità "dolce" e maggiore offerta di trasporto pubblico locale: dalla teoria alla realtà, abbiamo lasciato andare via BitMobility e i monopattini a noleggio (ma la Regione ha confermato i finanziamenti per potenziare treni regionali e collegamenti cittadini). A proposito di sostenibilità, il sindaco tornerà alla carica verso l'introduzione stabile della Ztl, che dopo il primo fallimentare esperimento non è stato riproposto nell'estate della sua sospensione.

Altro tasto dolente sono i rifiuti, a cui è dedicata un'ampia pagina del programma di Giuseppe Falcomatà. Citiamo velocemente gli interventi previsti nel 2020: nuove tecnologie di raccolta differenziata con obiettivo 65% (Legambiente ci ha appena bocciati perché l'anno scorso eravamo al 41%, una delle percentuali più basse d'Italia); realizzazione di una seconda isola ecologica; piccole isole ecologiche diffuse da integrare al porta a porta in un sistema misto.

Sintesi Falcomata-2

Opere e lavori pubblici vedono Reggio ancora nella fase di annunci, progetti e tagli dei nastri. Nel panorama del waterfront è in regola con il cronoprogramma il museo del mare di Zaha Hadid, che dovrebbe inserirsi in una visione complessiva di risanamento e fruizione dell'area marina insieme al nuovo porto turistico (appena presentato il progetto), l'intera riqualificazione del litorale da Pellaro a Catona, il ponte di collegamento tra il lungomare di Gallico e quello di Catona, e il completamento degli interventi sulla depurazione e la chiusura degli scarichi a mare. Alla voce cantieri divenuti miraggio ci sono poi il lido comunale, il polo fieristico, il cinema Orchidea da destinare a “cultural gate” cittadino per musicisti e il risanamento di aree in grave stato di abbandono come il parco Baden Powell e il parco della Mondialità di Gallico. Pronto ma da assegnare con gara è l'immobile confiscato che ospiterà la casa comunale delle donne, con la premessa che la gestione sarà interamente a carico del concessionario. In compenso, durante l'assenza forzata di Falcomatà è iniziato il rifacimento di piazza De Nava e si sono finalmente aperti gli scavi archeologici di piazza Garibaldi.

Una battuta d'arresto stanno poi vivendo interventi non partiti per insuccesso dei bandi. Dalle mense scolastiche versione green, per cui è in corso un secondo avviso, fino al villaggio dei murales di Arghillà annunciato entro la fine del 2020. Ed è una storia mai cambiata nonostante le bellissime idee della primavera reggina di Giuseppe quella delle società sportive senza sede. Tra gli obiettivi del programma c'era il censimento degli impianti sportivi comunali esistenti con messa a norma e rilascio dei certificati di agibilità e realizzazione delle strutture ancora in progetto (vedi Palloncino).

Negli ultimi mesi a Reggio si è acceso lo scontro politico su due temi molto caldi per i cittadini. Uno è il rilancio dell'aeroporto dello Stretto, di cui si parla nel programma del sindaco non più sospeso con un impegno a "pressare Sacal e la Regione Calabria affinché varino un serio piano per l’offerta di voli" e con l'ipotesi per il Comune di entrare direttamente nella gestione. Ma soprattutto, i cittadini ora ricorderanno a Falcomatà quello che aveva garantito dopo il riequilibrio: "Si potranno, finalmente, adottare delle politiche di incentivazione delle attività economiche e commerciali mediante la riduzione della pressione tributaria". 

La riconquista della fiducia di Reggio e l'augurio di Nino Monteleone

Lo stato d'animo dei reggini verso il ritorno di Falcomatà a palazzo San Giorgio è di cautela ma complessivamente si avverte la voglia (o forse la necessità) di guardare con ottimismo al futuro e dare una chance a questa nuova pagina per la città. Nella tradizionale Governance Poll di gradimento verso i sindaci italiani del Sole24Ore il sindaco reggino nel 2020 si era posizionato 102esimo su 105 nomi, l'anno dopo salì fino al 36 posto. Ora deve riconquistare l'affetto e la fiducia dei cittadini e un ammonimento amichevole ma serio gli è arrivato dal giornalista Antonino Monteleone. Reggino anche lui, scrive così a Falcomatà: "Al sindaco, al quale voglio sinceramente bene - anche e soprattutto per una questione generazionale - auguro di avere l’energia che serve per tornare subito a lavoro, ma deve ricordare che non si governa una città da 200mila abitanti trasformando il gruppo whatsapp del calcetto post universitario in classe dirigente, pensando di non farsi male. In bocca al lupo, Reggio mia!"

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