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Sabato, 27 Aprile 2024
Storie di donne

Storie di donne che hanno reso grande il nome di Reggio, conosciamole

Da Gianna Maria Canale a Lilia Gaeta. Ritratti di donne forti che hanno segnato la società di ieri e di oggi

Conquiste sociali, politiche ed economiche. L'8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna, tante le conquiste fatte ma la strada è ancora lunga. Ricordiamo che la ricorrenza arrivò per la prima volta in questa data l’8 marzo del 1914, sulla scia della prima commemorazione arrivata il 28 febbraio del 1909 negli Stati Uniti. Ma al di là delle date quali sono le donne di Reggio Calabria, di ieri e di oggi, che hanno lasciato il segno in Italia e non solo? Vediamo di chi si tratta.

Gianna Maria Canale, classe 1927, attrice reggina e Miss Calabria, arrivata seconda a Miss Italia dopo Lucia Bosè, tanti i film a cui ha preso parte: film operistico "Rigoletto",  "Guarany", "Le schiave di Cartagine", "La Gerusalemme liberata",  "Le fatiche di Ercole" e  "La rivolta dei gladiatori". Ricordata dal grande pubblico come l'attrice dei tempi d'oro ha deciso di ritirarsi dalle scene negli anni '60.

Come non menzionare Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè e sorella di Loredana Bertè. Cantante e musicista dalla voce penetrante, nata a Bagnara il 20 settembre 1947. La sua è stata una carriera costellata da successi ma anche da ombre, ha esordito nel 1962 poi è arrivato il festival di Pesaro e infine il suo trasferimento a Roma con le esibizioni  in trio con Loredana e con il suo amico Renato Fiacchini, ovvero Renato Zero. Morta prematuramente nel 1995, dell'artista restano capolavori assoluti: "Piccolo uomo”, “Minuetto”, "Almeno tu nell’universo", "Gli uomini non cambiano" e numerose altre perle della musica italiana.

Da non dimenticare i successi della giornalista e scrittrice Adele Cambria, ritenuta una delle madri del femminismo in Italia. Dopo gli studi in giurisprudenza ha lasciato Reggio Calabria e si è trasferita a Roma dove ha cominciato la sua carriera scrivendo per Paese sera, Il Giorno, La Stampa, Il Messaggero, L’Espresso, L’Europeo, L’Unità.

A lasciare il segno anche i suoi romanzi: "Dopo Didone", "Nudo di donna con rovine", "Storia d’amore e schiavitù", "In viaggio con la zia", fino all’autobiografia professionale "Nove dimissioni e mezzo". Presente anche nel cinema nei lavori con Pasolini.

Si ricorda anche Maria Mariotti, professoressa di spessore molto conosciuta in città, è stata tra le socie fondatrici del Centro Italiano Femminile provinciale nel 1945. Storica e studiosa, attenta e competente, fondò la sezione calabrese della Deputazione di Storia Patria mantenendo la presidenza per tantissimi anni.

Si è dedicata, inoltre, allo studio della storia della Chiesa in Calabria. Tra i suoi studi citiamo: “Movimento Cattolico e mondo religioso Calabrese”,  “Forme di collaborazione tra vescovi e laici in Calabria negli ultimi cento anni (1868-1968)” tesi a conoscere l'evoluzione della religiosità delle popolazioni calabresi e l'azione pastorale delle chiese locali. La professoressa Mariotti, inoltre, si candidò, come si legge nel libro "Le donne nella storia della Calabria", edito da Jonia Editrice, "alle elezioni della Costituente e mancò l'obiettivo di essere tra le 21 donne Costituenti per pochi voti, pur avendo ottenuti ben 18 mila consensi".

Nel 1946, alle prime elezioni amministrative dell’Italia liberata, fu eletta consigliere comunale di Reggio Calabria divenendo così prima donna reggina ad entrare nel Consiglio comunale.

Una vita in versi ed emozioni. Gilda Trisolini, nata nel 1924 e scomparsa nel 1996, è considerata una delle voci più alte della poesia del XX secolo e protagonista per oltre quarant'anni del Circolo culturale Rhegium Julii.  Docente, prima alla scuola media Diego Vitrioli, successivamente, ha insegnato lettere italiane e latine al liceo classico Tommaso Campanella. Ha debuttato nella poesia nel 1962 con il volume “Le mura cadono”, tra i suoi volumi di raccolta abbiamo "La vita divisa".

Da annoverare Nietta D'Atena, scultrice e pittrice, nota per aver esposto in tutto il mondo, anche all’Agorà Gallery di New York. Nel 1977 fonda il centro “Kaleidos”. Definita la scultrice dell'anima ha vissuto tra Roma, Milano e Reggio Calabria dedicando la sua vita alla ricerca artistica verso la scoperta della bellezza vista attraverso gli occhi dell'arte. 

C'è poi Rosella Stàltari, nata ad Antonimina, in provincia di Reggio Calabria. E' stata dichiarata venerabile da Papa Francesco il 21 dicembre 2020. Il 2 luglio del 1972 ha cominciato il noviziato, e un anno dopo, ha ottenuto i voti. Nella vita è stata particolarmente attenta agli orfani, ma anche ai bisogni delle consorelle della Congregazione delle Figlie di Maria SS. Corredentrice. Nonostante la sua infanzia fu caratterizzata da momenti dolorosi non si è mai lasciata sopraffare dal pessimismo.

Teresa Gullace di Cittanova è invece ritenuta l'emblema della Resistenza al nazifascismo. La donna è stata uccisa il 3 marzo del 1944 dai soldati tedeschi mentre cercava di parlare con il marito loro prigioniero. Nel 2021 a Largo Botteghelle le è stato anche dedicato un murales per non dimenticare chi ha sacrificato la sua vita in nome della libertà.

Tra le personalità influenti della scena contemporanea c'è anche la giudice Lilia Gaeta, morta di recente per un male incurabile. Una donna forte, già componente della Corte d'Appello e presidente della II sezione penale, che ha lottato contro la ’ndrangheta dall'inizio alla fine della sua vita. Il procedimento penale “Ruga+78”, per il quale si pronunciò il Tribunale di Locri il primo marzo 1985 e nel cui collegio giudicante c'era la dottoressa Gaeta, costituì la prima applicazioni dell’art. 416 bis c.p.. Al magistrato, alla sua lotta indomita, è stata dedicata quest'anno la Giornata mondiale contro il cancro.

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