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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Forte Castelnuovo rischia di essere inghiottito dall'incuria, l'appello social ai cittadini

Simona Lanzoni, presidente dell'associazione Aps Comunità patrimoniale "Scalinata monumentale di Via Giudecca", lancia l'allarme su Facebook. Gli scatti del sito in cui abbondano rifiuti e vegetazione

Fortificazioni antiche che custodiscono la memoria di tempi passati e che spesso rischiano di essere inghiottiti dall'incuria e dall'indifferenza. E' questo il caso di Forte Castelnuovo, una delle fortificazioni di Reggio Calabria in cui il degrado regna sovrano.

A lanciare l'appello social per risollevare le sorti di questo sito è Simona Lanzoni, che lavora all'Osservatorio regionale patrimoni Unesco Calabria e presidente dell'associazione Aps Comunità patrimoniale "Scalinata monumentale di Via Giudecca", che chiede aiuto alla cittadinanza per liberare i resti del Forte da vegetazione e rifiuti. 

"In occasione dell'anniversario di sprofondamento Punta Calamizzi, avvenuta 461 anni fa, chiedo vostra disponibilità per liberare i resti di Forte Castelnuovo dalla fitta vegetazione che lo nasconde e restituire, allo stesso, meraviglia e gloria!", si legge nel post social che ha già fatto il pieno di click e commenti.

Forte Castelnuovo inghiottito dall'incuria tra rifiuti e vegetazione

"La storia di Castelnuovo s’intreccia con quella del porto di Reggio - leggiamo ancora nel post - posto tra Punta Calamizzi e Rada dei Giunchi. La sua costruzione fu iniziata nel 1547 nel promontorio di Punta Calamizzi ed in seguito sprofondata il 20 ottobre  1562. Ricostruito nell'attuale posizione, si deduce da alcune stampe del 700 (in immagine, lettera K) che, il Castel Nuovo fu riutilizzato per piazzare una cospicua artiglieria, capace di difendere l’intera rada di Reggio Calabria".

Un luogo di forte valenza storica come si evince dalle attestazioni storiche :"La punta di Calamizzi - scriveva il Bolani - formava una deliziosa contrada che per la sua situazione riusciva freschissima e salubre nei mesi estivi.

Del forte a mare, resta una porzione di muro, presumibilmente individuata nel braccio largo (in immagine, sotto la linea rossa), come risulta dal disegno originale, realizzato per la costruzione del porto reggino, conservato presso Archivio storico di Reggio Calabria, datato 1877. 

Di punta Calamizzi, resta un disegno impreciso attribuito al grande pittore fiammingo Brueghel il Vecchio, dal titolo: Reggio di Calabria aan de Straat van Messina; l'opera è conservata presso il Rotterdam Museum Boijmans Van Beuningen", conclude l'appello.

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