Non c'era matrimonio, comunione o ricorrenza in generale in cui non si serviva. Dai gusti classici agli accostamenti più originali lo spumone o come viene spesso chiamato "il pezzo duro" è parte della cultura gastronomica di Reggio Calabria e non solo. A confermarlo anche il maestro gelatiere Antonello Fragomeni che ha raccontato come questa tipologia di gelato abbia avuto un ruolo nell'evoluzione sociale della città.

"Era il pezzo forte degli eventi fino a 35 massimo 40 anni fa - racconta -  lo servivamo prima della torta nelle ricorrenze in sala o a casa e si trasportava in dei congelatori portatili chiamati zirilli". I gusti più diffusi all'epoca ma disponibili anche oggi della campana di gelato sono cioccolato e zuppa inglese, panna e l'immancabile pan di Spagna.

Più si va indietro e più i gusti sono quelli della tradizione tra cui la crema reggina. "Li servivamo in coppe o piattini in metallo - continua Fragomeni - poi con l'arrivo dei mignon tra gelati e dolci e il cambiamento delle abitudini sociali lo spumone è quasi sparito dalle tavole dei grandi festeggiamenti anche se le persone più anziane e i più affezionati vengono a prenderlo da noi che ancora lo prepariamo. C'è chi addirittura ne ordina tre due volte a settimana".

Per quale motivo oggi consumare il pezzo duro non è più una consuetudine così diffusa? "L'avvento dei mignon ha cambiato le abitudini anche le classiche paste non si consumano più come prima. Noi continuiamo a farlo perchè è importante continuare a tenere vive le nostre tradizioni che sono parte integrante della nostra cultura".

Il segreto di un buon spumone? "L'equilibrio tra gli ingredienti rispettando la consistenza dei vari gusti, da cui si ottiene la consistenza di un ottimo taglio". Insomma lo spumone deve essere buono da mangiare ma anche bello da vedere e oggi è possibile gustare questo pezzo di tradizione in numerose varianti tra cui quella al pistacchio in sostituzione alla zuppa inglese.