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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La reggina Giusy Versace festeggia i 40 anni delle fiamme azzurre

La senatrice: "Da atleta ho trovato nelle fiamme azzurre una famiglia che mi ha accolta e supportata, ma soprattutto mi è stata vicina nei momenti più difficili della mia carriera agonistica"

C'era anche Giusy Versace quest'oggi nel Salone d'onore del Coni per le celebrazioni dei 40 anni delle fiamme azzurre: il gruppo sportivo del corpo di polizia penitenziaria, costituito con decreto del ministro della giustizia il 25 luglio 1983, su iniziativa del magistrato Raffaele Condemi e del grande velocista Pietro Mennea.
 
Giusy è entrata a far parte delle fiamme azzurre nel 2015, all'apice della sua carriera sportiva, e con la maglia del gruppo sportivo ha segnato il record italiani dei 200 metri (27"95) e 400 metri (1'02"61), di cui è ancora detentrice, vinto due medaglie agli Europei, e diverse partecipazione in campo internazionale, compreso le Paralimpiadi di Rio nel 2016.
 
Da quando Giusy è entrata in Parlamento, nel 2018, una delle sue principali battaglie è stata quella di far riconoscere pari opportunità agli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato: un traguardo importante che si è realizzato nel 2021, con un apposito decreto legislativo, all'interno della riforma dello sport. E proprio questa mattina, il capo del dipartimento di polizia penitenziaria Giovanni Russo ha ricordato che le fiamme azzurre hanno arruolato ben 5 atleti paralimpici in merito a questo legge.

Nel privato, inoltre, Versace ha continuato a visitare le carceri, per raccontarsi davanti a detenuti e guardie e trasmettere i valori dello sport, come il rispetto della vita e degli altri e per trovare nuovi spunti su cui riflettere.
 
"Da atleta ho trovato nelle fiamme azzurre una famiglia che mi ha accolta e supportata, ma soprattutto mi è stata vicina nei momenti più difficili della mia carriera agonistica e sono grata a loro per le opportunità che offrono agli atleti e che ho ricevuto anch'io - racconta Giusy Versace - così come sono felice di aver contribuito a contrastare la disparità con gli atleti "normodotati" a livello normativo e di aver promosso i valori dello sport all'interno delle carceri con iniziative importanti non solo per i detenuti, ma anche per i poliziotti penitenziari.

Oggi mi sono emozionata nel rivedere le immagini dei successi degli atleti e ascoltare l'inno della fiamme azzurre cantato dall'amica Annalisa Minetti. Faccio un grosso in bocca al lupo a lei e a tutti gli atleti delle fiamme azzurre per i prossimi appuntamenti sportivi".

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