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VIDEO| Per pagare il viaggio verso la Germania veniva usato il metodo hawala

E' il colonnello Galasso, dalla sede dell'Europol, ha spiegare come i migranti pagassero gli afghani tratti in arresto

Per pagare il loro viaggio verso la Germania, dal costo unitario di 1500, i migranti utilizzavano il metodo informale noto come hawala.

E' questo uno dei passaggi chiave dell'indagine Parepidemos che ha portato all'arresto di quattro afghani, accusati di favoreggiamento pluriaggravato dell’immigrazione clandestina e di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria.

A spiegare questo sistema è il colonnello Massimiliano Galasso, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Reggio Calabria, che ha coordinato l'operazione in collegamento dall'Aja, dove ha sede l'Europol.

Ma cosa è il sistema di pagamento hawala? Si tratta di un sistema di trasferimento di denaro basato sul brokeraggio informale e su relazioni non contrattuali che prevede che il soggetto che intende trasferire una somma di denaro a altro soggetto, di norma residente in un diverso paese, contatti un broker intermediario (c.d. hawaladar) e gli versi la somma da inviare. 

L’intermediario locale, successivamente contatta un suo omologo nel paese ricevente, dandogli ordine di pagare al soggetto destinatario la somma indicata, trattenendo una commissione.

La somma versata al destinatario (nell’odierna indagine quantificata in 1500 euro per ogni migrante per il servizio di trasporto), verrà successivamente rimborsata dal primo al secondo intermediario, con tempi e mezzi variabili, secondo le circostanze.

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