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Domenica, 28 Aprile 2024
Aspromonte / San Luca

"U Santu sarbaturi" presto tornerà a svettare su Montalto su un nuovo basamento

Iniziati i lavori di restauro per mettere in sicurezza la statua del Redentore

U Santu Sarbaturi presto tornerà a svettare su Montalto su un nuovo basamento. La statua del Redentore, infatti, proprio in questi giorni sta vedendo un intervento della  Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio. 

"Quest’estate avevo rilanciato l’allarme dell’associazione Amici di Montalto circa il grave deterioramento del basamento, - spiega Alfonso Picone Chiodo scrittore, fotografo, ricercatore, trekker ed alpinista, dalla sua pagina social -  che dal 1975 regge la statua del Redentore su Montalto e quindi il rischio di crolli. La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio aveva risposto prontamente stanziando una somma per intervenire mettendo in sicurezza un’opera fortemente identitaria. Finalmente i lavori sono stati avviati e sono anche a buon punto. Ecco le immagini per le quali ringrazio Saverio Gerardis".

ReggioToday aveva sentito anche l'architetto Pina Vitetta che aveva assicurato infatti l'intervento durante l’estate, unica stagione nella quale è possibile a quella quota realizzare dei lavori e non ci vorrà molto tempo per realizzarli. 

Adesso, quindi, si sta procedendo celermente e seppur l'estate è trascorsa, le temperature consentono ancora di lavorare ad alta quota. La statua del Redentore come ricorda Picone la stutua fu issata sulla cima di Montalto: "Il 23 settembre 1901, la statua in bronzo opera dello scultore Francesco Ierace, eseguita a Roma dalla ditta Rosa e Zanosio, fu trasportata a pezzi a dorso di mulo, tra mille difficoltà da Delianova a Montalto, e, su un terreno donato dal Barone Stranges di San Luca, fu inaugurata dal Card. Gennaro Portanova, che era stato il promotore dell’impresa, dopo un pellegrinaggio durato 4 giorni, con sosta a Cardeto e Polsi".

La statua del Redentore Montalto aspromonte (foto Saverio Gerardis Facebook Alfonso Picone Chiodo)

"U Santu Sarbaturi" come l'hanno chiamato i fedeli sta lì e veglia i viandanti, così come i pellegrinaggi che vanno al santuario della Madonna di Polsi, mille metri più in basso, ed è il simbolo stesso dell'intero Aspromonte e adesso sta per tornare a splendere su un nuovo basamento in sicurezza. 

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