Turismo sostenibile, Lo Schiavo vuole mettere in rete i borghi marinari

Un registro regionale dei borghi marinari per la valorizzazione delle differenti realtà, culture, tradizioni e usi locali per ottimizzare l’offerta turistica e puntare sul pescaturismo come modello di sviluppo occupazionale.

E' questa l'idea di fondo di una proposta di legge di iniziativa del consigliere regionale Antonio Maria Lo Schiavo che, nei giorni scorsi, ha avviato il suo iter di definizione davanti alla sesta commissione di palazzo Campanella.

"La proposta di legge - come si evince dal testo approntato dal consigliere Lo Schiavo - nasce dall’esigenza di promuovere in Calabria la valorizzazione della storia dei borghi marinari, della pesca e dei prodotti ittici quale elemento identitario delle località marine ed avviare il riconoscimento di una certificazione territoriale per sviluppare le potenzialità economiche e produttive, nonché la salvaguardia delle biodiversità marine autoctone e la promozione della cultura delle antiche maestranze del mare".

Per il territorio reggino Scilla e Chianalea, riconosciuti tra i borghi di mare più suggestivi della Calabria, si candidano a far parte del registro che verrà curato dal dipartimento Agricoltura e sarà disciplinato da un regolamento che dovrà essere varato dalla giunta regionale.

I comuni che richiederanno l’iscrizione nel “Registro Re.Bo.Mar. Calabria” potranno beneficiare della certificazione di borgo marinaro e rappresentare un’area culturalmente protetta, anche al fine di accedere a benefici di settore che di volta in volta potranno essere riconosciuti dalla Regione.

La proposta di legge del consigliere Lo Schiavo, infine, specifica che "saranno individuate linee guide per orientare l’offerta turistica nei vari borghi calabresi e creare lo stimolo del turista a seguire percorsi turistici regionali, con sfondo culturale orientato alla conoscenza della cultura marinara e all’istituzione del Cammino del Mare”.