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Domenica, 28 Aprile 2024
Palazzo Campanella

Consorzi, le organizzazioni agricole e l’Anbi chiedono di rinviare la discussione in Consiglio Regionale

Dopo l'incontro con l'assessore Gallo adesso attendono quello con il governatore della Calabria Occhiuto

Il governatore della Calabria Roberto Occhiuto ha posto la questione di fiducia sulla riforma dei Consorzi di bonifica che approda in aula a Palazzo Campanella domani in Consiglio regionale. All'ordine del giorno c'è infatti la Proposta di Legge n.215/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: "Disciplina in materia di ordinamento dei consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale” che prevede in Calabria l’istituzione del Consorzio unico sull’intero territorio regionale.  

Occhiuto si è detto pronto a dimettersi se la riforma non passa. Ma a questo punto ecco che si è svolto, ieri sera, quasi “in zona Cesarini” una riunione tra le organizzazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative unitamente all’Anbi Calabria con l’assessore Gallo, su espresso mandato del presidente della Giunta Regionale Occhiuto, che hanno fatto "richiesta di rinviare il punto all’odg del Consiglio Regionale del 3 agosto p.v.  Pur non sottraendosi ad una azione riformatrice le organizzazioni agricole e l’Anbi, ritengono necessario un’attenta valutazione chiedendo il rinvio della discussione in aula".

"Elaborare una riforma – aggiungono - è sempre un’attività complessa e difficile, che per essere realizzata al meglio richiede un periodo adeguato: il fattore tempo è decisivo. Emanare, con il ricorso alla fiducia, una Legge di tale portata – insistono - non può servire solo a dimostrare che si è in grado di affrontare un determinato problema rapidamente e senza esitazioni. Le organizzazioni agricole e l’Anbi, già con la suddetta nota indirizzata al Presidente Occhiuto, all’assessore Gallo e alla presidente VI Commissione Gentile, avevano sottolineato  “nello spirito di un’ampia collaborazione”, l’esigenza di pervenire ad una riforma “che sia possibilmente condivisa da tutti gli attori, cosa che non c’è, rilevando anche nel Consorzio unico sia aspetti che attengono alla legittimità sia aspetti che attengono alle dimensioni di fattualità territoriale che incidono anch’essi sulla legittimità della proposta".

"Non registrando alcun segnale, nello spirito di quella richiamata collaborazione,  - continuano le organizzazioni agricole - pur prendendo atto che anche il sollecito del 18 luglio era rimasto senza di riscontro, considerato che il 24 luglio la proposta della Giunta regionale veniva trasmessa in Consiglio accompagnata dalla apposizione della fiducia, convocando gli scriventi in audizione presso la VI Commissione lo scorso 31 luglio, le organizzazioni  rilevavano il metodo quanto meno inusuale adottato su una materia che attiene allo sviluppo dell’agricoltura calabrese ed alla delicatezza della materia definita concorrente in termini costituzionali, ribadendo l’esigenza di un indifferibile incontro di approfondimento chiedendo, che ciò avvenisse in tempi ristretti, differendo la data della trattazione del ddl in Consiglio".

"Nel merito la proposta di legge così come confezionata, - continuano - al netto del Consorzio unico su cui si nutrono seri dubbi di legittimità e di fattualità evidenziati in una precedente nota del 17 maggio, contiene errori sulle funzioni da esplicarsi da parte dei Consorzi e manca di un ampio respiro che superi la presente consiliatura. Inoltre, non può sfuggire il disagio che si induce, in questo particolare momento, nelle strutture consortili impegnate in una difficile stagione irrigua, sui cui esiti si è seriamente preoccupati. Per questo le organizzazioni non hanno partecipato all’audizione del 31 luglio u.s. in Commissione agricoltura che, “pur nel più ampio rispetto delle Istituzioni, rappresenta il consumarsi di una liturgia per l’approvazione di una legge ove la mancata collaborazione dell’agricoltura calabrese rende le legge estranea a questo mondo”.

Il presidente Occhiuto si è reso disponibile ad incontrare le organizzazioni il prossimo 2 agosto e le organizzazioni agricole confidano, così, di ottenere un positivo riscontro alle loro richieste in favore del mondo agricolo".

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