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Domenica, 28 Aprile 2024
L'anticipazione

Il docufilm di Calopresti su Gianni Versace riparte dal Torino Film Festival

Come avevamo anticipato, dopo il caso dell'esclusione a Roma l'opera sarà presentata in anteprima al Tff

Per l'ufficialità bisogna attendere il 9 novembre, data della conferenza stampa di presentazione del 41esimo Torino Film Fest, ma già sappiamo che "L'imperatore dei sogni", il docufilm su Gianni Versace diretto da Mimmo Calopresti, sarà presentato in anteprima assoluta al festival piemontese. Dopo il lancio della presenza del regista Pupi Avati all'evento di apertura del Tff, l'organizzazione della kermesse ha scelto di non dare altre notizie sul programma fino alla conferenza stampa. Le indiscrezioni raccolte da ReggioToday anticipano dunque l'annuncio che arriverà tra una decina di giorni: lo avevamo già scritto ma adesso da ambienti vicini alla produzione e al regista possiamo confermare che il docufilm debutterà a Torino, nella seconda e ultima edizione del festival con la direzione artistica del critico Steve Dalla Casa, dal 24 novembre al 2 dicembre.

Nel capoluogo piemontese, sua città di formazione, Mimmo Calopresti gioca in casa. Dopo aver perso Roma per cause di forza maggiore a cui non è riuscito a trovare una spiegazione, il regista di Polistena è pronto a far vedere il suo film, girato a Reggio Calabria e con tutte maestranze del territorio regionale, nel quale racconta la vita di Gianni Versace e la genesi della sua arte di stilista che lo avrebbe fatto diventare "imperatore dei sogni", come lo definì il New Yorker.

Dopo il caso Roma, attesa per vedere il docufilm girato a Reggio 

Una citazione che non è stata sempre nel titolo del film, cambiato diverse volte: prima incentrato sui fratelli Versace, poi nella post produzione trasformato in "Genio ribelle" e infine nell'ultima versione senza del nome della famiglia - pare su richiesta espressa di Santo Versace, allora produttore al 50% con la sua Minerva Pictures. Il caso Roma aveva agitato maretta (per usare un eufemismo) nei rapporti tra il regista e l'imprenditore, anche se Calopresti in qualche intervista ha detto che Versace si era tirato indietro senza alzare i toni e con la consueta cortesia. Per telefono, come nel più classico epilogo di un rapporto su cui non si intendono davvero dare chiarimenti. E infatti il regista continua a dirsi all'oscuro di questo dietrofront, che lo ha anche indignato come autore. 

Ora però sembra che lo scontro si sia almeno in parte appianato. Santo Versace (che aveva personalmente contattato la direttrice della Festa di Roma, sua amica, per prendere le distanze dal docufilm sulla sua famiglia) parrebbe non avere nulla da obiettare sull'anteprima a Torino. Nel festival capitolino attualmente in corso era stato organizzato da Calabria Film Commission, che sostiene il film, un evento mondano con grandi ospiti, della cui conferma nella nuova sede di Torino però al momento non si parla. Appuntamento a cui Santo Versace aveva fatto sapere che non avrebbe presenziato, facendo scoppiare il caso. 

Una nuova co-produzione e il tifo di cast e maestranze per l'uscita del film

La posta in gioco è alta, e per non danneggiare il film l'orientamento degli interessati è di mantenere la questione sul piano privato. Non serve grande fantasia per capire che qualcosa nella parte di narrazione cinematografica sulla famiglia Versace scritta da Calopresti e Monica Zapelli, non sia piaciuta a Santo, sebbene l'imprenditore fratello del grande stilista avesse partecipato attivamente al progetto, sempre informato dal regista, e persino visto il film a pochi giorni dalla Festa di Roma, esprimendo apprezzamento. Ma il problema potrebbe essere sorto anche sui materiali documentaristici: secondo Calopresti, Versace vorrebbe usare qualche chicca di repertorio per un futuro film adattato dal suo libro autobiografico "Fratelli - Una storia italiana".

La vicenda ha ancora punti nebulosi, ad esempio il titolo: ci sarà o no il nome dei Versace? E' certo invece l'addio di Minerva: accanto a Quality Film c'è un'altra società di produzione, la slovena Staragara, che ha una compagnia satellite anche in Italia e ha già partecipato alla realizzazione di film presentati ai festival di Venezia, Cannes, San Sebastian, Locarno e Tribeca. Minerva potrebbe però mantenere la distribuzione del docufilm, interpretato da Leonardo Maltese, Vera Dragone, Antonio Oppedisano, Clio Calopresti e Pietro Clemensi. Con loro nel cast anche tanti attori reggini e della provincia che a un anno esatto dalla conclusione delle riprese in città stanno tifando per Calopresti e postando nostalgicamente immagini del set ambientato nella Reggio degli anni Sessanta. Qui iniziò il grande sogno di Gianni Versace, che presto rivivrà sul grande schermo. 

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