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L'intervento

Mancuso ringrazia la rete di accoglienza calabrese dei migranti

In apertura del consiglio regionale il presidente ha voluto fare una riflessione sull'emergenza sbarchi

Ha tenuto, nonostante il fitto ordine del giorno del consiglio regionale, a fare una doverosa riflessione sugli sbarchi di migranti in Calabria. Il presidente dell'assemblea regionale Filippo Mancuso, prima di avviare i lavori della seduta odierna ancora in corso, ha voluto richiamare l'attenzione dei colleghi su unha vicenda  consentitemi che "per più ragioni, desta allarme e preoccupazione".

Ha affermato Mancuso: "È di ieri lo sbarco di 200 migranti nel porto di Reggio Calabria e lo sbarco sulle coste della Locride di 93 persone portati in salvo a Roccella Jonica. Qualche giorno prima, abbiamo avuto tre sbarchi in meno di ventiquattrore a Crotone e Reggio, di donne, uomini e minori stremati dal freddo e in condizioni psicofisiche drammatiche. Ma i flussi migratori via mare, più pressanti negli ultimi mesi, non si sono mai fermati nel corso dell’anno che sta per finire".

Il presidente del consiglio ha poi ricordato che in Italia, secondo i dati del Ministero dell’Interno nel 2022, in un trend sempre crescente, sono sbarcati 90.297 migranti contro i 57.812 del 2021. E la Calabria, nel quadro generale, si conferma terra di sbarchi, con 17 mila migranti giunti nell’anno in corso, molti di più dei 10mila dell’anno scorso. "Purtroppo - ha spiegato - tutto lascia pensare che i flussi non cesseranno nel 2023.  Tutto ciò, segnala un’emergenza umanitaria di grosse proporzioni che chiama in causa l’Europa che, come ha sostenuto di recente il presidente Occhiuto, o si pone nelle condizioni di governare insieme questo processo, oppure dimostra di non avere contezza di quello che sarà da qui a qualche tempo questo fenomeno".

Secondo Filippo Mancuso "siamo dinanzi ad una condizione di crescente disagio, che esige senz’altro dall’Europa un’attenzione coerente con gli impegni enunciati ogniqualvolta la questione migranti s’impone nel dibattito pubblico. E’ necessario - ha continuato - che l’Europa si adoperi per assicurare un equo ricollocamento degli arrivi e si doti di una strategia di contenimento della fuga dalle aree svantaggiate. Bisogna garantire anche il controllo capillare di chi giunge in Italia, perché non finisca nel limbo dell’emarginazione o nelle grinfie della criminalità".

Nell'attuale momento di emergenza il presidente ha aggiunto: "Sento il dovere di esprimere il ringraziamento del consiglio regionale a Comuni, Prefetture, Croce Rossa, Protezione Civile, Capitaneria di Porto e associazioni che in Calabria fronteggiano, con un forte spirito di solidarietà, le problematiche umane, sanitarie e sociali di un fenomeno così complesso.  E lo fanno - ha concluso - assumendosi, nonostante le oggettive difficoltà in cui versano i centri di accoglienza, un onere pesante che oggettivamente, alla lunga e da soli, non possono reggere”.

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