rotate-mobile
L'iniziativa / Gallina / Strada Santa Venere Gambarie, 10

Naufragio migranti, Melidoni: "Al cimitero di Armo parlerà solo il silenzio"

Spazio Donna, Spi e Cgil insieme ricorderanno le vittime del mare morte durante la traversata in cerca di un futuro migliore. Sarà deposta una corona di fiori

Hanno scelto di far parlare il silenzio. Niente discorsi, niente interventi, solo il silenzio per rendere omaggio ai morti in mare, ai migranti che non sono riusciti a raggiungere il loro sogno di entrare in Europa, vivi, e ricominciare un nuovo cammino. Il Mediterraneo in dieci anni è diventato luogo di morte per più di 26mila morti e la Calabria, terra di frontiera, ha visto sulle sue coste tanti corpi, senza vita, restituiti dalle onde. 

Adesso dopo la tragedia di Cutro, in cui hanno perso la vita 70 migranti, ma il conteggio potrebbe ancora salire, a causa del naufragio della “carretta” che trasportava uomini, donne e bambini, ecco che il Coordinamento Donna e Spazio Donna, “insieme si può”, lo Spi e Cgil- Area Metropolitana di Reggio Calabria hanno deciso di rendere omaggio a questi fratelli.

In vista dell’8 marzo, giornata dedicata alla donna, hanno scelto di andare al cimitero di Armo, martedì 7 marzo alle 10,30, là dove sono sepolti tanti migranti e deporre una corona di fiori. Nessuno parlerà, non ci saranno interventi ma solo il silenzio e la preghiera.

Ad Armo, nel 2016 la città accolse, insieme a donne, uomini e bambini, anche quarantacinque salme di persone che non erano riuscite a sopravvivere alla traversata. Da quel momento, l’area cimiteriale di Armo, frazione collinare del capoluogo calabrese, è diventata il luogo simbolo del dolore per tante vite spezzate dall’indifferenza, ma anche della memoria perché tragedie di questo tipo non accadano più.

Grazie all’impegno dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e al contributo di Caritas italiana, con la collaborazione delle istituzioni locali, sono state realizzate più di 140 tombe, per consentire finalmente una degna sepoltura di migranti e poveri, molti dei quali rimasti sconosciuti.

“Sarà un gesto simbolico – commenta Rosetta Melidoni, responsabile del Coordinamento Donna - per commemorare i morti nella tragedia di Cutro e tutti gli inghiottiti del mare, provati da guerre e sofferenze. Vogliamo ricordare, per non dimenticare, tutti gli innocenti che hanno perso la vita sperando in un mondo migliore. Vogliamo onorare le donne che hanno affrontato i pericoli del mare sognando di regalare ai loro figli un futuro di diritti e di giustizia. Vogliamo commemorare le nostre concittadine sepolte in questo cimitero perché in assoluta povertà”.

“Il nostro gesto – spiega Melidoni che ha promosso l'iniziativa di martedì insieme al segretario generale Cgil Gregorio Pititto e  a Carmelo Gullì, segretario generale Spi Cgil - intende essere una denuncia all’indifferenza verso i deboli e i poveri. Vuole essere un tributo alla memoria e sottolineare quanto doloroso sia il problema della sicurezza delle vite umane che si affacciano alle nostre porte. In questa giornata parlerà il silenzio!”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Naufragio migranti, Melidoni: "Al cimitero di Armo parlerà solo il silenzio"

ReggioToday è in caricamento