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Domenica, 28 Aprile 2024
Tra devozione e mito / Piazza Indipendenza

Lo strano destino di piazza Indipendenza: proposte scarse, annullato il concorso per il monumento

I progetti arrivati sono stati giudicati con punteggio zero, e non è chiaro se il Comune rifinanzierà quell'idea di opera identitaria

E' stato annullato il concorso di idee per il monumento identitario della città che avrebbe dovuto essere realizzato al centro della rotatoria di piazza Indipendenza. Presentato nell'ottobre 2022, quando fu pubblicato l'avviso pubblico del Comune di Reggio Calabria, il progetto "Tra devozione e mito" si è concluso con un esito negativo per la corale bocciatura dei poche candidature da parte della commissione giudicatrice, composta da rappresentanti dell'amministrazione e membri scientifici (gli architetti Ilario Tassone, Marcello Sestito e Stefano Liberati; l'archeologo Fabrizio Sudano, attuale direttore del MArRC; il direttore dell'Accademia di Belle Arti di Reggio, Piero Sacchetti; l'artista Angela Pellicanò).

All'unanimità, come è scritto nel verbale della riunione tenuta il 5 gennaio 2023 - ormai più di un anno fa - i commissari hanno ritenuto di non ammettere alla seconda fase del concorso nessuna delle otto proposte progettuali (anonime, come da bando) pervenute sulla piattaforma telematica di partecipazione. Attribuendo a ognuna punteggio zero, con questa motivazione: "Nessuna delle proposte risponde in modo efficace ai criteri espressi nel bando di progettazione. I progetti scarsamente esprimono l'identità specifica della città come richiesto dall'amministrazione e propongono soluzioni che poco si allineano ai criteri espressivi del contemporaneo sia dell'arte che dell'architettura. Persino l'utilizzo delle tecniche costruttive proposte lascia molti dubbi circa una loro congrua realizzazione". Un giudizio tranchant accolto dal coordinatore del concorso, architetto Antonio Maria Leone, portando alla chiusura definitiva della procedura. 

Troppo severi? Assolutamente no, perché alcuni degli esperti ci hanno spiegato che quei progetti erano davvero di scarso livello, e farne passare qualcuno alla fase successiva della gara - la cinquina da cui sarebbe uscito il vincitore - avrebbe poi imposto all'appaltante l'obbligo di sceglierne uno. Inoltre il secondo grado del concorso rappresentava di per sè un eventuale impegno finanziario, perché si richiedeva uno sviluppo dell'idea con elaborati tecnici e amministrativi e planimetria: ottenendo un punteggio non inferiore a 40/100 nella graduatoria di merito, ogni opera avrebbe ricevuto un premio da 12.000 per il primo, a 2.000 euro ciascuno per gli altri. Il progetto con più punti, vincendo la gara, avrebbe proseguito l'iter con l'affidamento dell'incarico. Ma la valutazione delle idee arrivate alla commissione ha convinto tutti che fosse il caso di rinunciare: meglio nulla che una bruttura distonica con il contesto cittadino. 

I fondi sono stati spostati su altre iniziative del settore culturale per non perderli

Il concorso in due gradi era stato finanziato con i fondi Pon Metro 2014-2020 React-EU per 204.000 euro al netto Iva, di cui 186.000 per lavori edili e 18.000 per impiantistica. Soldi che, per evitare di perderli, il Comune ha spostato con apposita delibera verso altri interventi affini al settore, acquistando allestimenti per siti culturali, eventi e mostre (tra cui I Love Lego e Fabula di Luca Alinari). "Dispiace che sia andata così - dice la dottoressa Daniela Neri, rup del procedimento - soprattutto perché la prima fase del concorso ci ha richiesto molto lavoro. Proprio per attrarre proposte di qualità il bando è stato studiato insieme al consiglio dell'ordine nazionale degli architetti e pubblicizzato nei loro canali e su riviste specializzate. Un'occasione sprecata perché avrebbe potuto arricchire la città di un'altra opera di un grande artista anche di caratura internazionale".

Ricordiamo che l'obiettivo del progetto era la creazione di un monumento identitario situato in un punto focale del centro cittadino, strategici per la presenza a poca distanza del museo archeologico e della stazione lido. Due i temi individuati, la leggenda di San Giorgio, patrono di Reggio Calabria, e quella mitologica della Fata Morgana dello Stretto. Il bando richiedeva che l’opera originale, realizzata preferibilmente con tecniche e materiali innovativi, fosse integrata con lo spazio urbanistico e naturale circostante e capace di rappresentare l’identità culturale del territorio e diventare attrattore turistico. 

Tutto da rifare, dunque, sempre ce ne sia la volontà e interessi ancora. Fallito il concorso d'idee, il monumento di piazza Indipendenza potrebbe essere 'rispolverato' dal Comune nella nuova programmazione di opere da finanziare. Al momento non si sono però certezze anche per mancanza di un interlocutore nella giunta. Sarà il sindaco, che detiene la delega alla cultura, a decidere eventualmente in tal senso. 

L'epilogo attuale di questa vicenda sembra però perpetuare lo strano destino di polemiche e disaccordi su piazza Indipendenza, sede di infiniti dibattiti e fazioni cittadine nella lunga storia di fontane più o meno gradite e progetti lasciati in sospeso. 

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