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Cronaca

"Noto a tutti che Santelli era gravemente malata", è bufera su Morra: le reazioni

Indignazione, ira e richiesta di immediate dimissioni. E' quanto reclamano i rappresentanti istituzionali calabresi dopo le affermazioni del presidente Morra contro la Santelli e la Calabria

"Era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso".

Dopo queste affermazioni fatte a Radio Capital, il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, ha scatenato una vera e propria bufera. Tanti e diversi esponenti del centrodestra hanno chiesto con forza le dimissioni del pentastellato.

Dopo l'ira del presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì e del deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro, non sono mancate le reazioni, intrise di indignazione, degli altri rappresentanti della politica reggina.

Cannizzaro: "Irrecuperabile sarà Morra, non la Calabria" 

Partendo dal presupposto che le parole di Morra sono "inaccettabili", il sindaco Giuseppe Falcomatà in un tweet spera che "si sia espresso male, che quanto riportato non rappresenti in alcun modo il suo pensiero. Chieda scusa per affermazioni offensive e spieghi meglio cosa intendeva. Dire "la Calabria è irrecuperabile", significa arrendersi alla 'ndrangheta".

Per il consigliere regionale della Lega, Tilde Minasi, "le dichiarazioni vanno stigmatizzate in ogni modo e non possono essere mitigate da scuse o da passi indietro perché anche i suoi debolissimi tentativi di difesa per lo squallido pensiero esternato sono paragonabili ad offese, sia per chi ha avuto l'onore di lavorare con la presidente Santelli sia per tutta la Calabria, additata quale regione ‘irrecuperabile’.

E’ un messaggio terribile - rincara il consigliere - quello che Morra ha veicolato, che va al di là dell'opportunità di averlo voluto esprimere senza tatto e bollando un intero popolo che, a detta sua, ha la classe politica che si merita".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il consigliere regionale Pietro Molinaro: "Morra il giustiziere! Non bastano le scuse deve dimettersi. Questa disumanizzazione propagandata con linguaggio aggressivo che diventa odio e rancore non è assolutamente accettabile!". 

"Jole Santelli, mi piaceva ogni tanto citarti Dante. Oggi - scrive l'assessore regionale Fauso Orsomarso su Facebook - avrei riletto con te quel passo che ben descrive l'ignavia da parte del sommo poeta. Ignavi: mossi da torpore spirituale e viltà nell'agire, non meritevoli né del Paradiso né dell'Inferno". 

Anche la parlamentare reggina di Forza Italia, Giusy Versace, tuona dalla propria pagina Facebook: "Secondo il presidente della Commissione antimafia Morra, le persone con patologie gravi come i "malati oncologici", non dovrebbero ricoprire incarichi, benché meno di responsabilità! 

Quindi? Per lui cosa dovrebbero fare? Stare a casa ed aspettare la fine? Assurda affermazione che non solo offende la memoria di una grande donna coraggiosa come Jole Santelli ma tutte quelle persone che quotidianamente combattono la propria malattia, scommettono su se stesse e lavorano in silenzio anche per la collettività! Ti sei definito "politicamente scorretto" io dico umanamente indegno".

Si dissocia la deputata reggina del Movimento 5 Stelle, Federica Dieni, che sui social invoca le scuse del presidente e afferma: "Ho riascoltato le parole di Nicola Morra, parole gravi da cui è doveroso prendere le distanze. Serve umanità ed empatia, sentimenti che sono mancati in quelle parole. I calabresi non meritano il peggio, i calabresi meritano rispetto e attenzione, i calabresi meritano che lo Stato dia risposte sopratutto con la lotta contro la criminalità organizzata, non meritano condanne generiche e generalizzate. I malati oncologici possono e devono partecipare in tutte le forme alla vita politica e sociale e del Paese, le sue parole, come anche tirare in ballo la presidente Santelli per la sua malattia, sono totalmente fuori luogo".

L'assessore comunale Rosanna Scopelliti, spera "che il presidente Morra possa smentire le parole che gli vengono attribuite su Jole Santelli e soprattutto sul popolo calabrese. O per lo meno spiegarle, perché quanto affermato appare ingiustificabile e poco rispettoso degli elettori calabresi". 

Dura la replica di Forza Italia giovani Reggio Calabria che rimarca l'enorme abisso "che separa Morra dall'ex governatrice, che nonostante la forza maggiore ha servito la sua Regione con dedizione e abnegazione, portando sulle spalle un macigno pesantissimo con compostezza e riservatezza.

Abisso solcato anche dalle dichiarazioni di intenti, dalla ricerca del dialogo, dalla produttività delle sue scelte. Morra, nel suo maldestro tentativo di delegittimare il voto dei calabresi, ha solcato ancora di più questo abisso qualitativo: attaccare così veementemente un avversario che purtroppo non potrà concedere il contraddittorio, e soprattutto sparare a zero contro quei cittadini che dovrebbe rappresentare e servire, dovrebbe essere in uno stato democratico la goccia che fa traboccare il vaso". 

Con forza, dunque, i giovani azzurri "esprimono totale dissenso e forte rabbia verso le considerazioni da lui
esposte, rimarcando quanto "divario", sia politico che "qualitativamente umano" vi sia fra Morra e la Santelli".

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