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Domenica, 28 Aprile 2024
L'iniziativa culturale / San Giorgio Morgeto

Alla scoperta dello storico palazzo Cassone a San Giorgio Morgeto con le Muse

Continua la rassegna estiva dell'associazione culturale, che coniuga collettive d'arte con la possibilità di visitare dimore pregevoli del territorio

Si è spostata a San Giorgio Morgeto la rassegna “Percorsi a Palazzo…”, versione estiva della stagione culturale del laboratorio delle arti e delle lettere “Le Muse” di Reggio Calabria. Una proposta che sta vedendo Le Muse presenti sul territorio in una fusione tra elementi urbanistici ed architettonici con il patrimonio artistico contemporaneo di pittori, scultori e fotografi della regione.

Soddisfatto il presidente Muse Giuseppe Livoti, che sottolinea come il binomio tra arte e architettura e urbanistica sia vincente: "Il pubblico viene a visitare un doppio evento: da una parte la curiosità per la dimore storiche, poiché spesso chiuse o non accessibili alla collettività, dall’altra la possibilità di vedere con ben tre opere a testa, l’operato artistico di comunicatori di immagine rigorosamente made in Calabria".

"Abbiamo tanti artisti - dice ancora Livoti - non quelli della domenica che stanno ritornando di moda e più che fare murales darei la possibilità di esporre e di aprire un dialogo aperto con il pubblico. Occorre selezione, di idee, di fatti, di curriculum ma anche di formazione".

Il secondo percorso della rassegna ha continuato ad avvicinare la gente a dei momenti fruitivi inediti, coniugando la conoscenza di un sito, di una dimora storica agli stili di artisti identitari calabresi. Dopo il primo appuntamento che si è tenuto a Reggio Calabria ed esattamente a palazzo Pizzarello, ubicato in piazza Italia, la collettiva d’arte e cultura itinerante si è trasferita per alcuni giorni a San Giorgio Morgeto. Il luogo scelto, palazzo Cassone già Milano, è collocato di fronte a una fontana, unica in Calabria per pregio artistico e storico, la cosiddetta “Bellissima” commissionata nel 1664 dal Marchese Giovanni V Milano: costruita in granito, con una base di gusto rinascimentale, presenta due vasche superiori in gusto barocco ed in cima un altorilievo di Venere in marmo bianco, forse di origine greca. Il palazzo oggi è di proprietà della famiglia Cassone, storicamente costruito dai Caracciolo e poi dai Milano. La Famiglia Milano si trasferì dalla Spagna per seguire re Alfonso D’Aragona e furono nei secoli Baroni di San Giorgio, Marchesi di San Giorgio e Polistena, Principi di Ardore e del Sacro Romano Impero. La Fontana detta “Bellissima” posta dinnanzi al prospetto principale costituiva un “preziosissimo ornamento” come riferisce lo storico ed abate italiano Giovan Battista Pacichelli.

Dello storico palazzo, il pubblico intervenuto all'iniziativa ha potuto esaminare la scala monumentale con le pedate in pietra locale e le sue tre entrate con ballatoio, definite da tre archi a pieno centro che costituiscono una piccola loggia, praticabile con al di sopra piccole volte a crociera con le vele caratterizzate da mattoni a faccia vista. Le sale, oggi molte ampie, si definiscono con una successione di archi poiché il palazzo è stato già sede di una banca che ha cambiato la disposizione degli interni ed esattamente del piano nobile che altro non è, oggi, che una successione di ampi spazi non piu’ divisi.

La collettiva d’arte con gli artisti delle Muse ha previsto un omaggio alla Calabria con le opere dello scultore Cosimo Allera e le sue esili figure umane stilizzate in acciaio corten lucido; i tessuti dell’area grecanica sotto forma di pannelli decorativi della già docente di tessitura dell’Istituto d’arte di Reggio Calabria Antonella Laganà, che ha ricavato i decori dai racconti della tradizione orale; e le foto-restituzioni di beni archeologici della grafica Manuela Lugarà. Esposti anche vedute e paesaggi con Anna Maria Aricò ed i suoi scorci dei borghi della piana, e le vedute delle marine ioniche di Cristina Benedetto. La pittrice Grazia Papalia ha poi richiamato alla memoria volti e memorie che animavano un tempo luoghi, archetipi femminili e maschili. Pino Gattuso, già docente di plastica ornamentale, ha invece esposto figure surreali che richiamano Dante e la letteratura italiana; mentre la decoratrice Santina Milardi ha presentato le pinakes locresi in strappi argillosi; e Antonella Minasi ha esplorato flora e fauna aspromontana con riverberi luminescenti. Il paesaggio come stilizzazione cromatica è stato nelle opere del pittore anatomopatologo Antonio Nicolò e come surreale gioco del pensiero nel lavoro di Marisa Scicchitano. Gaetano Villegiante da docente-artista si è rifatto a paesaggi che dall’Aspromonte all’alto cosentino coinvolgono lo spettatore, mentre Maria Grazia Musolino con spirito di pittrice e decoratrice conserva, in tavole lignee, sedimenti dell’animo femminile. 

L’esposizione ampia e variegata ha seguito un itinerario nelle grandi ed ampie sale del palazzo che ancora mantengono intatto il fascino del tempo tra archi, e finiture in pietra locale. La mostra è stata inserita tra gli eventi del San Giorgio Morgeto Street Food, voluta dal sindaco Salvatore Valerioti il quale si è detto soddisfatto di avere organizzato anche una via del gusto, affinchè "vari sensi possano essere coinvolti tra visioni e degustazioni". Valerioti ha pubblicamente ringraziato il presidente delle Muse Livoti come curatore della mostra collettiva. "Abbiamo un forte senso dell’accoglienza e dell’ospitalità - ha dichiarato il sindaco - e per noi è stato un onore avere Le Muse in uno dei palazzi più prestigiosi di San Giorgio Morgeto con la presenza di importanti nomi del panorama dell’arte calabrese contemporaneo, creando una collaborazione che vedrà nuovi esiti nel prossimo futuro ed in altri luoghi monumentali del borgo".

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