rotate-mobile
Cronaca Melito di Porto Salvo

Truffe all'Agea sui terreni agricoli, i Carabinieri eseguono un sequestro da 300 mila euro

Controlli degli uomini del Comando forestale su tutta la fascia jonica di Reggio Calabria, l'operazione "Aristeo" è partita da una serie di controlli approfonditi presso i Centri di assistenza agricola

Truffe all’Agea, scatta l’operazione “Aristeo”. I carabinieri forestali di Reggio Calabria pongono i sigilli a beni mobili, immobili e conti correnti per un valore di 300 mila euro. Dalle prime ore di stamattina, su disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, sono in corso diverse perquisizioni e sequestri nell’ambito dell’operazione denominata “Aristeo” (dal nome del dio greco dedito alla pastorizia) eseguite dal Nucleo carabinieri Cites di Reggio Calabria e dalle stazioni dei carabinieri forestali di Melito Porto Salvo, Brancaleone, San Roberto, Reggio Calabria e Bagaladi (Reparto Parco Aspromonte) nei territori della fascia ionica reggina, ricompresa tra Melito Porto Salvo ed Africo. 

Le operazioni, che vedono impegnati 30 carabinieri forestali del Comando unità tutela forestale ambientale e groalimentare, hanno individuato e sottoposto alla misura cautelare del sequestro preventivo per equivalente di conti correnti (bancari e postali), beni mobili ed immobili, finalizzato alla confisca, della somma complessiva di 300 mila euro.

Il sequestro è stato eseguito nei confronti di imprenditori del settore agricolo/zootecnico, i quali, in concorso tra loro, spiegano dal Comando provinciale "attraverso artifici e raggiri consistiti nel presentare domanda all’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) per l’ammissione a beneficiare delle agevolazioni ed aiuti Comunitari previsti per gli anni 2014-2015-2016-2017, attestavano falsamente di essere proprietari e/o avere in concessione superfici agricole/pascolabili, nonché, taluni di loro, produrre falsi contratti di affitto di terreni ammissibili ai fini dell’attivazione dei titoli necessari per l’erogazione delle somme richieste". 

Queste condotte, inducevano in errore l’Agea che disponeva nei loro confronti gli accreditamenti non dovuti, originando un ingiusto profitto derivato dall’erogazione dei predetti contributi da parte dell’Ente pubblico preposto.

L’operazione di oggi fa seguito ad una complessa attività di indagine diretta dal sostituto procuratore Marco Lojodice e coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, finalizzata, preliminarmente, all’acquisizione ed all’analisi dettagliata della documentazione presentata presso i Caa (Centri assistenza agricola) per l’indebita percezione dei contributi comunitari e, successivamente, all’analisi dei conti correnti sui quali venivano accreditati i contributi comunitari individuati.

Le indagini, tuttora in corso, mirano a vagliare le responsabilità penali di altre persone direttamente/indirettamente a vario titolo coinvolte e corresponsabili degli illeciti, emersi durante le indagini condotte dal Nucleo carabinieri Cites di Reggio Calabria.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Truffe all'Agea sui terreni agricoli, i Carabinieri eseguono un sequestro da 300 mila euro

ReggioToday è in caricamento