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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Il nuovo ponte sul Waterfront porterà il nome dell’ambasciatore Attanasio

Il sindaco Falcomatà: "Perse la vita infondendo una lezione di umanità, altruismo, coraggio, dedizione al lavoro ed all’aiuto degli ultimi, dei più poveri e fragili del mondo"

La giunta comunale, riunita nei giorni scorsi a Palazzo San Giorgio, ha approvato la proposta di intitolazione del ponte che collega il parcheggio del porto con l'area del nuovo Waterfront all’ambasciatore italiano nella Repubblica del Congo, Luca Attanasio, (nella foto), ucciso lo scorso febbraio nell'adempimento delle proprie funzioni. Si avvia, dunque, l’iter che porterà la richiesta alla valutazione della commissione toponomastica per gli atti di propria competenza ed alla Prefettura di Reggio Calabria.

Attanasio Luca-2"Siamo particolarmente orgogliosi di questa proposta – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà – perché segna un riconoscimento all’operato, ai valori ed ai principi che hanno fatto di Luca Attanasio una delle persone più sensibili alle varie emergenze sociali del continente africano. Lo ricordiamo, infatti, per il suo grande attivismo in molti programmi di aiuto promossi dalla “Comunità di Sant'Egidio”, tanto da ricevere, nel 2020, il Premio internazionale Nassiriya per la Pace proprio per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli".

"Ancora è forte nella memoria di ognuno di noi– ha aggiunto il primo cittadino – il ricordo di quel vile e tremendo agguato che, il 22 febbraio 2021, strappò alla vita una persona buona, rimasta vittima di un tentativo di rapimento dagli esiti nefasti e drammatici che sconvolse l'intera comunità diplomatica internazionale. In quel momento, Luca Attanasio era a bordo di un convoglio del Programma alimentare mondiale insieme ad uomini impegnati nella missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo. Il commando, armato di mitragliatori, che entrò in azione aprendo il fuoco contro il mezzo diretto a Rutshuru, uccise anche l'autista del convoglio Mustapha Milambo ed il carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci".

"Una pagina tristissima della storia contemporanea del Paese – ha concluso Falcomatà -  che la città di Reggio Calabria vuole imprimere nel ricordo perenne intitolando un luogo simbolo della Città a chi, nell’adempimento del proprio dovere, ha perso la vita infondendo al mondo una lezione di umanità, di altruismo, coraggio, dedizione al lavoro e sostegno agli ultimi, dei più poveri e fragili del pianeta".

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