Il Corpo militare volontario della Croce rossa italiana a lezione di mine risk
L'università Mediterranea ha ospitato un corso al quale hanno preso parte 80 appartenenti all’Arma dei carabinieri, alla Guardia di finanza, all’Esercito italiano ed alla polizia
Ancora una volta la solenne cornice dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, i cui locali sono stati gentilmente concessi dal rettore Zimbalatti, ha ospitato un evento formativo organizzato dal nucleo reggino del Corpo militare volontario Croce rossa italiana, ausiliario delle Forze armate, coordinato nella nostra provincia dall’ufficiale medico Francesco Principato.
Le attività, debitamente autorizzate dall’ispettorato generale di sanità militare dello Stato maggiore della difesa e dall’ispettorato nazionale del Corpo militare volontario Cri, hanno visto la presenza, quale discenti, di circa 80 appartenenti all’Arma dei carabinieri, alla Guardia di finanza, all’Esercito italiano ed alla polizia e sono state incentrate sul "mine risk education", ossia sulle tecniche di primo soccorso in ambiente reso pericoloso dalla potenziale presenza di esplosivi e sulla gestione e controllo delle emorragie massive.
Le sessioni, iniziate il 30 novembre, si sono concluse il 2 dicembre con le esercitazioni pratiche e la somministrazione del complesso test finale. Tutte le fasi dell’attività formativa si sono svolte sotto il rigido controllo di due formatori nazionali, appositamente giunti in città, e con un altamente qualificato staff docente del Corpo militare Cri interamente composto da ufficiali e graduati reggini supportati da un artificiere esperto della polizia.
Il riscontro da parte degli operatori dei corpi militari e di polizia presenti è stato nettamente positivo, ravvisando nelle materie di studio numerosi elementi che potranno rivelarsi, in caso di necessità, di immediata applicazione nella quotidiana attività di istituto a tutela della collettività.
