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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

MArRC verso la riapertura, Malacrino: "Al lavoro  per garantire salute e sicurezza"

Il museo reggino si preparare per ricominciare la propria attività nel mese di giugno. Il direttore specifica che "le difficoltà sono tante, ma sfide epocali come questa vanno affrontate con coraggio e determinazione"

"Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria potrà riaprire le porte nel mese di giugno. Dopo tanta attesa, dunque, i visitatori potranno fruire delle bellezze della Calabria antica e ammirare nuovamente i Bronzi di Riace e di Porticello." Ad annunciare la buona notizia è il direttore Carmelo Malacrino tramite una nota stampa.

Il comitato tecnico scientifico del Governo ha finalmente definito le modalità per la riapertura dei musei italiani, così da garantire la giusta sicurezza di personale e utenti. Il principio fondamentale delle regole è legato alla divisione in duce categorie delle strutture per numero di visitatori nell'ultimo anno. La soglia prevista di 100.000 ingressi porta il Museo reggino nel gruppo con maggior flusso, essendo state oltre 225.000 le presenze nel 2019, quasi la metà del totale dei visitatori dei musei statali calabresi. L’attenzione dovrà, quindi, essere massima e coinvolgerà ingressi contingentati e percorsi di visita, ma anche impianti e dispositivi adeguati.

Tra gli obblighi per entrare al MArRC figura, ovviamente, l'uso dei dispositivi di protezione ma anche segnaletica per il distanziamento sociale, prenotazione e prevendita dei biglietti online. Un punto ancora da chiarire riguarda gli impianti di aerazione, fondamentali per la corretta conservazione dei reperti. Prevista, inoltre, la possibilità di organizzare visite in fasce orarie specifiche e il coordinamento territoriale con i servizi di trasporto, come da disposizione del Comitato.

Malacrino Carmelo-2Affrontando nel dettaglio il tema, il direttore Malacrino (in foto) ha affermato che "le difficoltà sono tante, ma sfide epocali come questa che stiamo vivendo e che certamente è già entrata nella storia mondiale, vanno affrontate con coraggio e determinazione. Già ad aprile ho istituito un gruppo tecnico di lavoro formato da funzionari architetti e per le tecnologie, nonché da assistenti e operatori tecnici, per l’elaborazione dei nuovi protocolli per il personale e per i visitatori, in collaborazione diretta con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, e con il medico competente. Qualche giorno fa si sono aggiunti i funzionari archeologi e restauratori per l’attuazione delle linee guida sui prodotti da usare per assicurare la tutela del patrimonio archeologico.

Con la riapertura la nostra attenzione – ribadisce Malacrino – punterà su un’efficiente informazione rivolta agli utenti, relativa alle disposizioni comportamentali nei percorsi e nei tempi della visita del Museo. Sarà un’esperienza nuova e inedita, nella quale le distanze di sicurezza si potranno trasformare in un dialogo intimo con i reperti esposti.

Ringrazio tutto il personale del Museo - conclude il direttore - per l’impegno profuso in questi mesi e per le prove che dovremo affrontare nel prossimo futuro. Lavorare in un Museo sulla sicurezza e la tutela della salute significa proteggere gli utenti esterni, ma anche tutti i colleghi che vi lavorano. La 'squadra museo' è all’opera per poter ripartire presto."
 

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