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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'iniziativa / Ferrovieri - Gebbione - S.Agata

La scuola Alvaro-Gebbione cambia nome, verrà dedicata al giudice Scopelliti

La figlia Rosanna si dice soddisfatta: "Gli studenti attraverso di lui si chiederanno chi lo ha ucciso, cosa sono le mafie, la 'ndrangheta e soprattutto impareranno a prendersi cura del proprio territorio, del luogo in cui vivono

Sarà intitolato al giudice Antonino Scopelliti in plesso scolastico Alvaro-Gebbione di Reggio Calabria. La notizia è arrivata oggi in occasione della Giornata nazionale della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, celebrata all'interno della scuola e alla quale ha preso parte la figlia del giudice, Rosanna Scopelliti, presidente della fondazione intitolata al magistrato. L'amministrazione comunale aveva già avviato l'iter per l'intitolazione che attende solo il parere definitivo della prefettura.

L'istituto comprensivo scolastico prenderà il nome di: Alvaro-Scopelliti. Antonino Scopelliti è stato un alto magistrato, nato a pochi chilometri da Reggio Calabria a Campo Calabro nel 1935, ucciso il 9 agosto del 1991 in un attentato mafioso a Piale di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) mentre rientrava a casa dopo mattinata trascorsa a mare. Proprio in quel periodo era al lavoro per rappresentare l'accusa nel processo in Cassazione contro la mafia siciliana denominata Cosa nostra scaturito dal maxi processo di Palermo ed istruito dai giudici Falcone e Borsellino.

Le indagini sull'attentato, a distanza di quasi 31 anni, ancora non hanno avuto un epilogo chiaro. "Questa intitolazione per noi è importante perché porta alla consapevolezza del luogo in cui si vive. I bambini e i ragazzi che frequenteranno questa scuola si chiederanno chi era Antonino Scopelliti, e attraverso di lui si chiederanno chi lo ha ucciso, cosa sono le mafie, la ndrangheta e soprattutto impareranno a prendersi cura del proprio territorio, del luogo in cui vivono".

Così alla Dire la presidente della fondazione Antonino Scopelliti, Rosanna Scopelliti, partecipando oggi a Reggio Calabria alla Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, presso la scuola Alvaro-Gebbione che sarà intitolata al padre, magistrato assassinato il 9 agosto del 1991.

"Questo - aggiunge - è il punto fondamentale per praticare la legalità e dare corpo a questa parola, per fare memoria. Chi riesce a prendersi cura del suo ambiente, della sua scuola come se fosse veramente, ad esempio, la propria cameretta, impara a prendersi cura della comunità, impara a creare una comunità inclusiva ed in grado, con la consapevolezza delle proprie radici e memoria, di essere più forte nel contrasto alle mafie. Per noi - conclude - praticare la legalità è imparare a prendersi cura".

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