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Domenica, 28 Aprile 2024
L'inchiesta

Omicidio Scopelliti, l'impegno del procuratore Bombardieri: "Sforzo massimo del nostro ufficio"

Per il procuratore reggino "Occorrono delle verifiche che non lascino dubbi"

"È importante essere presenti anche perché è un esercizio di memoria, un anniversario importante perché si tratta di un servitore dello Stato che nella sua terra ha perso la vita per mano criminale". Così alla Dire il procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, presente ieri a Piale di Villa San Giovanni, alla commemorazione del giudice Antonino Scopelliti, ucciso in un agguato mafioso il 9 agosto del 1991.

"Sui tempi lunghi, come dico sempre, si tratta - prosegue Bombardieri - di fatti perpetrati molti anni addietro, la cui ricostruzione ci sta richiedendo tempi che sono dovuti ad accertamenti ancora in corso, con attività di particolare natura tecnica per i riscontri. Purtroppo non è facile, anche se è importante, provare a ricostruire ed accertare quanto è avvenuto e le responsabilità". 

"Gli accertamenti - ha aggiunto - riguardano l'arma e hanno richiesto un percorso tecnico molto articolato, è una arma di particolare natura, anche per le condizioni in cui è stata rinvenuta. Occorrono delle verifiche che non lascino dubbi, ombre su una ricostruzione che deve essere la ricostruzione, non una ipotesi".

"Posso dire a Rosanna Scopelliti - ha concluso - che il nostro sforzo è continuo e proseguirà fin quando avremo uno spiraglio che ci consenta di proseguire gli accertamenti. Non possiamo fare promesse e non sono solito farne, ma - conclude - posso garantire lo sforzo massimo del nostro ufficio".

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