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Lunedì, 29 Aprile 2024
La riflessione

Il circolo Reggio Sud dice no all'autonomia differenziata

"Chiediamo che venga aperto un dibattito serio e costruttivo affinché questa legge non porti ad allargare le già feroci disuguaglianze tra Nord e Sud Italia"

"E’ di questi giorni l’approvazione in Senato del cosiddetto “Disegno di legge Calderoli”, che dopo il "porcellum" tira fuori un'altra "perla" avente a oggetto il tema dell’”autonomia differenziata”. Il provvedimento, che mira a implementare il terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione, passa al Senato con 110 voti favorevoli, 64 contrari e 30 astenuti.

A favore hanno votato i gruppi di maggioranza (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Gruppo per le autonomie). Di fatto si attua, in tal senso, la riforma del Titolo V della Costituzione, dando nuovi margini d’intervento alle regioni a statuto ordinario in ben 23 ambiti, che vanno dalla salute all'istruzione, dall'ambiente alle infrastrutture".

Il circolo Reggio Sud afferma "con forza il suo no a una riforma che porterà ad aumentare le diseguaglianze sociali, a incrementare la povertà e a favorire la desertificazione delle regioni del Sud d’Italia, in particolar modo della Calabria. Alle Regioni sarà consentito di trattenere il gettito fiscale legato alle erogazioni dei servizi per l'utilizzo di quelle risorse sul proprio territorio e questo porterà soltanto ad aumentare la ricchezza di regioni già più ricche e perciò meglio organizzate in termini di sanità, istruzione e tutti quei servizi che dovrebbero essere erogati in misura ugualmente efficiente in tutto il Paese".

"Troviamo offensivo, - continua il circolo - altresì il riferimento ai Lep (i Livelli essenziali delle prestazioni), perché quei “livelli minimi di servizi da rendere al cittadino in maniera uniforme in tutto il territorio, dalla Val d'Aosta alla Sicilia”, in realtà mai si sono raggiunti e, soprattutto mai si raggiungeranno dopo questa scellerata riforma.

Occhiuto, il governatore "forzista" della nostra Regione paventa una lealtà verso Forza Italia e, al contempo, verso i calabresi. Non sappiamo se lo stesso si renda effettivamente conto di quanto le due cose possano stridere fra di loro. Come può pensare di difendere la Regione che governa senza contrastare una riforma che minerà gravemente la coesione nazionale, aumentando il divario tra nord e sud e le disparità sociali e territoriali presenti nel Paese.

Ci domandiamo con quale prospettiva la senatrice leghista calabrese Tilde Minasi abbia votato a favore di una riforma così palesemente divisiva e discriminatoria nei confronti delle regioni più povere, scrivendo la parola “fine” alle prospettive di futuro sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno".

Il circolo ReggioSud "chiama a rapporto tutte le forze civili e politiche che abbiano veramente a cuore il bene comune e che combattono per il raggiungimento di uguali diritti sociali e civili per tutti i cittadini.

Chiediamo che venga aperto un dibattito serio e costruttivo affinché questa legge non porti ad allargare le già feroci disuguaglianze tra Nord e Sud Italia. Invitiamo tutti i cittadini che, come noi, sentono traditi i princìpi costituzionali a unirsi e a far sentire la loro voce per garantire a ogni individuo diritti che rendono tale una democrazia: il diritto al lavoro, alla casa, allo studio, all’assistenza sanitaria.

Per questi motivi ci facciamo promotori di una assemblea pubblica, da svolgersi a febbraio,  invitando partiti, movimenti, associazioni non solo per informare i cittadini su questa scellerata legge di Stato ma per trovare soluzioni affinché si fermi il suo percorso parlamentare. Crediamo, inoltre, che sia l'occasione giusta per provare a riunire tutte le forze civili e democratiche in un nuovo percorso di unità di tutti i soggetti che si richiamano all'area della sinistra".

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