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Lunedì, 29 Aprile 2024
La richiesta

Cabina di regia nazionale Pnrr, Versace: "Serve chiarezza sulla destinazione dei fondi"

Il sindaco facente funzioni della Metrocity ha preso parte all'incontro con il ministro Fitto in presenza del presidente Anci Decaro

Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ha preso parte alla cabina di regia sul Pnrr che ha riunito, in modalità remota, il ministro Raffaele Fitto, il presidente Anci Antonio Decaro ed i rappresentanti delle 14 Città metropolitane italiane.

Nel corso del suo intervento, Versace ha sottolineato "la preoccupazione rispetto alla mancanza, ancora fortemente attuale, di un orizzonte chiaro per i fondi Pnrr che il governo vorrebbe spostare su altre linee di finanziamento.

Prima della stesura di qualsivoglia norma – ha detto – sarebbe interessante capire dove saranno collocate le risorse e quante di queste, per singola Città Metropolitana, verranno aggiunte secondo un principio addizionale e non compensativo su programmi che, purtroppo, ancora non conosciamo".

"La Città metropolitana di Reggio Calabria – ha spiegato il sindaco facente funzioni – può contare su Piani Urbani Integrati per 118 milioni distribuiti in 28 interventi, nove dei quali affidati ad Invitalia, 18 in proprio ai Comuni aggregati ed uno in fase di affidamento.

Abbiamo rispettato tutti i target imposti, tant’è che 16 progetti sono esecutivi e verranno consegnati entro la fine dell’anno, 4 sono in fase di esecuzione per stralci e gli ultimi otto verranno assegnati entro il prossimo aprile. Insomma, siamo riusciti a realizzare un ottimo lavoro, ma non nascondo la circostanza che, il timore di un possibile definanziamento, abbia comunque comportato qualche piccolo rallentamento in una realtà come la nostra dove l’80% dei Comuni è sotto la soglia dei 5 mila abitanti. In questi enti locali, dunque, esiste un po’ di preoccupazione". 

"Per questo motivo – ha affermato, ancora, Carmelo Versace – ritengo che il 10% di anticipo sulle somme, rispetto alla prossima scadenza settembre 2024, potrebbe rappresentare un rischio per i piccoli Comuni. Bisognerebbe ripensare la quota ed avvicinarla al 20% come avviene per i beni confiscati".

"Oltretutto – ha proseguito – sono fortemente contrario riguardo alla possibilità che eventuali risorse possano transitare tramite le Regioni. Questo canale, infatti, non credo possa favorire le Città metropolitane e gli enti locali che preferiscono avere, sicuramente, un rapporto diretto sulla gestione delle somme, considerata la bravura delle proprie direzioni tecniche che proveranno a spendere bene i fondi sui territori di competenza".

"Chiaramente – ha concluso il primo cittadino metropolitano – ritengo che possibili spostamenti di somme su altre linee di finanziamento non si debbano trasformare in tagli, ma in risorse che vanno ad aggiungersi a programmi già esistenti. Se, invece, si procederà con dei tagli, i possibili problemi che si andranno a creare non potranno, di certo, ricadere sulla responsabilità dei sindaci".

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