Carnevale a Reggio Calabria, le anticipazioni: in allestimento un carro allegorico

C'era una volta il Carnevale di Reggio Calabria, mai entrato nell'olimpo delle manifestazioni di fama nazionale ma capace di regalare spensieratezza con allestimenti molto accurati. Piatto forte di ogni rassegna carnevalesca che si rispetti sono i carri allegorici, un tempo opere artigiani originali e ammirate dai visitatori ma da anni ma oggi quasi estinti in città.

Ad animare la principale attrattiva della festa reggina con l'unico carro previsto per il Carnevale reggino sarà ancora una volta la comunità parrocchiale di Gallico superiore con don Nino Russo che sta lavorando con il contributo delle associazioni, gli studenti e la scuola di danza Real Dance. Come da tradizione, le idee e i dettagli sono top secret per alimentare la sorpresa, ma il tema scelto sarà la pace. "Il carro sarà caratterizzato da ironia e comicità - dice don Russo - perché siamo a Carnevale e vogliamo divertire il pubblico. Ma teniamo molto a trasmettere anche attraverso l'allegria di questa festa, un messaggio di speranza per la fine delle guerre in corso e l'affermazione della pace per tutti i popoli del mondo". 

Nel 2023 l'inventiva della parrocchia aveva prodotto un carro ispirato all'arca di Noè ritornata in viaggio dopo il CoviDiluvio, un'altra metafora di ottimismo per il futuro dell'umanità. Molto bello anche se don Nino si schermisce spiegando: "Facciamo del nostro meglio ma si tratta di un lavoro semplice, con pochi mezzi e realizzato per portare allegria e frutto della collaborazione volontaria di tante persone". Le sfilate del carro potrebbe essere due, l'11 e il 13 febbraio, domenica e martedì grasso, partendo da Gallico superiore e passando dalla marina fino al centro cittadino e il corso Garibaldi.

La parola all'assessora Lanucara

Quest'anno - che segue l'edizione 2023 ben poco degna di nota - la neo assessora alle attività produttive Marisa Lanucara ha organizzato una rassegna di Carnevale cittadino con le migliori intenzioni, ma non vuole suscitare facili entusiasmi: "Abbiamo avuto poco tempo ed è bene che non ci siano aspettative troppo alte. Non sarà Viareggio, ma offriremo alla città momenti di divertimento e un clima festoso". Entrata in giunta con la pesante eredità del recente flop natalizio (un insuccesso di Metrocity ma ovviamente anche del Comune), precisa: "Sono paragoni fuori luogo perché lì c'era un progetto con 300.000 euro a disposizione, mentre questo evento è a costo zero, affidato al contributo di associazioni, scuole e commercianti che sicuramente faranno molto bene ma si tratta di iniziative volontarie".

Insomma, un Carnevale senza portafoglio, come è ormai da anni per l'Estate reggina, che si regge sulle energie e la creatività della cittadinanza, da cui è arrivato un buon riscontro, ancora da valutare. Ieri sono scaduti i termini per partecipare all'avviso pubblico e le adesioni arrivate con le relativi proposte di animazione sono al vaglio dell'amministrazione - gli esiti saranno resi noti al più tardi domani. C'è invece ancora tempo per il concorso 'Creatività mascherata': maschere e filastrocche possono essere proposte entro il 5 febbraio, esaminate poi da una commissione che attribuirà un premio alle tre ritenute più belle. 

L'altro filone del Carnevale reggino è quello delle bancarelle e la vendita di dolci tipici e articoli in tema con la festa. Come abbiamo già scritto, quest'iniziativa segna la 'pace' tra amministrazione e ambulanti, che sono stati coinvolti nell'evento e hanno dato disponibilità a svolgere attività commerciali nei gazebo che saranno allestiti in piazza Duomo e nelle traverse del corso Garibaldi. 

Non è chiaro se e in che modo ci saranno anche le associazioni di categoria: sappiamo intanto che Confesercenti non parteciperà a nessuna iniziativa e sin qui non ha ancora avuto contatti con Lanucara. 

La manifestazione si svolgerà dall'8 al 13 febbraio e adesso aspettiamo di conoscere il programma. Senza illuderci di grandi fasti, questa è l'unica certezza. Ma l'esperimento sarà comunque da accogliere positivamente, come un inizio, un modo per provare a restituire a Reggio i tempi del suo festoso Carnevale, oggi rievocato solo nella memoria delle community vintage.