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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'assemblea cittadina

Consiglio, Brunetti: "La Regione deve dirci se si vuole far morire o meno il Tito Minniti"

Il sindaco facente funzioni ha risposto nel corso della seduta consiliare alle sollecitazioni della minoranza, lanciando la necessità di convocare un Consiglio comunale aperto. Dibattito anche sul sistema portuale e crisi della Reggina

Il futuro dell'aeroporto Tito Minniti e del porto di Reggio Calabria, la crisi della Reggina sono stati i punti al centro del dibattito nel corso della seduta del Consiglio comunale di Reggio Calabria

Il civico consesso, che si è riunito in mattinata nell'aula Piero Battaglia di Palazzo San Giorgio, ha espresso parere positivo, adeguandosi alla linea dell’Ente all'interno della conferenza dei servizi con Anas, alla variante relativa al progetto esecutivo per la realizzazione dello Svincolo Malderiti ed il collegamento funzionale all'aeroporto dello Stretto sulla Statale 106.

Ad illustrare il punto in aula è stato il capogruppo del Pd, Giuseppe Sera, parlando di "piccolo-grande atto per il territorio sud e per l’aerostazione Tito Minniti.

"Un ottimo lavoro di squadra, lo ha definito il consigliere ripercorrendo le tappe che "hanno visto il documento passare alla valutazione delle commissioni comunali preposte, grazie al supporto del rup di Anas, Antonella Pirrotta, coadiuvata da Roberta Iannolo, e dei cittadini del Comitato civico Saracinello. Col voto del Consiglio comunale - ha spiegato Sera - si chiude l’iter in conferenza dei servizi e si gettano le basi per l’avvio di un’opera attesa da decenni e di sicuro beneficio per l'intera comunità reggina".

Autorità portuale dello Stretto: l'intervento dell'assessore Battaglia

L’unanimità dell’assemblea ha, quindi, votato favorevolmente per poi concentrarsi su un altro parere da esprimere relativo al “Documento di programmazione strategica del sistema dell’Autorità portuale dello Stretto”. Sulla relazione, affidata all’assessore ai trasporti Domenico Battaglia, si è sviluppato un lungo dibattito riguardo al futuro del porto di Reggio Calabria.

L’atto, propedeutico alla definizione del Piano regolatore del porto che affonda i propri natali al 1953, per il delegato di giunta "si inserisce nelle dinamiche complessive di rilancio e sviluppo dell'infrastruttura che ci vede uniti all’Autorità di sistema. Con il presidente Mega - ha ribadito Battaglia - si sta elaborando un programma di crescita dell’intera area portuale, considerati anche i protocolli d’intesa per la riqualificazione del rione Candeloro o per la realizzazione del Museo del Mare".

L’assessore ha, quindi, citato l'abbattimento dei silos o la stesura delle gare, ormai in dirittura d’arrivo, su banchine, biglietteria e terminal crocieristico per descrivere "l’evoluzione positiva che è in essere sul destino del porto".

Per il consigliere Carmelo Versace "prosegue il percorso tracciato, brillantemente, dal sindaco Giuseppe Falcomatà. Al tempo stesso - ha affermato - è necessario che il governatore Roberto Occhiuto metta mano alla proposta di legge sull’intermodalità nell’area dello Stretto che, da troppo e troppo tempo, giace sulla sua scrivania. Una norma fondamentale per l’intero assetto trasportistico della città di Reggio Calabria".

Dello stesso tenore l'intervento del consigliere Giuseppe Giordano che ha auspicato "la messa a regime del sistema di mobilità fra le sponde calabrese e siciliana".  Approvato anche questo punto, l’aula ha dato il via libera ad un debito fuori bilancio del 2018.

La crisi della Reggina

Nelle fasi preliminari dell’assemblea, il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, ha risposto ad alcune sollecitazioni dei consiglieri. In apertura sono state affrontate le recenti vicende che interessano la Reggina 1914.

"Finalmente - ha detto Brunetti - il centrodestra si riscopre tifoso della Reggina, svegliandosi da un torpore che dura da oltre un anno. Nessuno, fra quelli intervenuti tra i banchi della minoranza, era con noi in piazza quando, lo scorso anno, la squadra amaranto ha seriamente rischiato di essere cancellata dal panorama calcistico nazionale".

I piani di intervento e il tempo dell'attesa

Il primo cittadino facente funzioni ha richiamato a distinguere i piani di intervento: "Il Comune ha fatto tutto quello che concerne le attività indispensabili al prosieguo dell'attività sportiva. Abbiamo garantito l’uso dello stadio, lo abbiamo messo nelle condizioni di poter ospitare gli incontri e, adesso, sono in corso i lavori di efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione. Di più non potevamo fare. Ovviamente, la politica non può, in alcun modo, intromettersi in una compravendita fra privati o in trattative per la cessione di quote societarie. Dobbiamo aspettare, sapendo che sarà compito dei tribunali decidere".

"Certo - ha proseguito - avremmo gradito maggiore chiarezza rispetto ad una vicenda che, oggi, vede tutti i tifosi col fiato sospeso, ma l’interlocuzione con la società resta e non potrebbe essere altrimenti. Per il momento, non bisogna né sanificare né condannare alcuno. E’, purtroppo, il tempo dell’attesa".

Vicenda aeroporto Tito Minniti

Sulla questione aeroporto, invece, il sindaco facente funzioni si è detto pronto "a protestare al fianco di chi invoca una concreta svolta da parte di Sacal, a patto che le mobilitazioni vengano fatte a Germaneto e non in altri luoghi. "E’ la Regione - ha continuato Brunetti - che deve dirci se si vuole far morire o meno il Tito Minniti. E’ la sempre la Regione che deve spiegare i motivi che hanno reso possibile la scalata dei privati in Sacal, con un conseguente repentino e doloroso dietrofront. E’ la Regione che deve chiarire come sia stato possibile il fallimento dei tre bandi sulle nuove rotte da e per Reggio Calabria.

Noi - ha concluso Brunetti - non abbiamo interesse ad entrare in competizione con l’aeroporto di Lamezia, ma la visione resta sempre proiettata verso l’area dello Stretto. Spero si possa fare un consiglio comunale “ad hoc” affinché tutti si possano coalizzare intorno al nostro Tito Minniti".

In apertura della seduta si è tenuto un minuto di silenzio in memoria dell'avvocato Michele Menonna, dell'editore Leo Iiriti e della giovane Michelle Causo, l'ennesima vittima di un brutale femminicidio.
 

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