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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'intervento

Consorzi di bonifica, anche dal Comune di Reggio allarme per la riforma

Secondo il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti c'è il rischio di "creare l'ennesimo carrozzone a trazione regionale, improduttivo rispetto alle reali esigenze di un territorio variegato"

Il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti interviene nel dibattito generato dopo l'assemblea generale dei consorzi di bonifica del territorion tenuta nei giorni scorsi a Palazzo Alvaro. Scrive Brunetti: "Condivido pienamente le preoccupazioni sollevate dai rappresentanti dei consorzi di Bonifica calabresi circa il progetto di riforma, a carattere fortemente accentrativo, proposto dalla Regione Calabria e dal Presidente Occhiuto. Non è certo una questione di campanile, che non appartiene al nostro modo di intendere la politica come attività di servizio nei confronti della comunità e come strumento per migliorare la vita quotidiana delle persone, ma l'accorpamento proposto dalla Cittadella rischia di produrre pericolosi vulnus amministrativi e pesanti disfunzionalità gestionali che finirebbero per determinare una grave battuta d'arresto per un settore strategico nelle dinamiche dello sviluppo calabrese". 
"Il progetto di accorpamento degli attuali undici organismi in un unico centro regionale - aggiunge Brunetti - produrrebbe infatti un allontanamento sostanziale dalle istanze territoriali che la Calabria, ma soprattutto i calabresi, non possono in alcun modo permettersi, specie in un ambito nevralgico come quello della difesa del suolo, del contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico e della gestione del patrimonio idrico che in Calabria costituisce un asset strategico spesso salito agli onori della cronaca per la necessità di implementare strumenti e risorse a disposizione".
"Se qualcosa non funziona - dice ancora il sindaco ff reggino - in una delle strutture ad oggi presenti, è chiaro che va sistemato, ma non possiamo gettare via il bambino con l'acqua sporca mortificando il brillante lavoro promosso in questi anni dalle autorità territoriali, come ad esempio quella del Basso Jonio reggino, efficacemente governata dal presidente Giandomenico Caridi, che intendo ringraziare per aver promosso questa battaglia di merito e per aver coinvolto, ben al di là di ogni appartenenza politica, esponenti politici, sindacali ed istituzioni territoriali, che si sono espressi in maniera unanime ed in modo del tutto univoco contro la riforma regionale".
"La Regione ascolti l'allarme dei territori - conclude Paolo Brunetti - non ci convince la proposta di una riforma totalmente calata dall'alto che nei fatti produce il rischio di creare l'ennesimo carrozzone a trazione regionale, improduttivo e disfunzionale rispetto alle reali esigenze di un territorio vasto e variegato come quello calabrese, che peraltro andrebbe a determinare un pesante difetto nella gestione contabile, azzerando debiti e crediti delle attuali strutture e quindi mettendo in ginocchio migliaia di agricoltori ed operatori del settore con pesanti interrogativi anche per ciò che riguarda i livelli occupazionali".

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