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L'intervento / Gioiosa Ionica

Gioiosa Ionica, consiglieri di Costruire Insieme preoccupati per una stagione estiva senza fondi nè programmazione

Il gruppo di minoranza denuncia il disinteresse dell'amministrazione per commercio, turismo ed estate e ribadiscono: "Non si possono gestire i servizi solo con volontariato"

A Gioiosa Ionica i consiglieri comunali di minoranza Agrippo, Depino, Logozzo e Mazzaferro ribadiscono la loro  apprensione per la stagione estiva già iniziata senza alcuna programmazione. In una nota scrivono: “Abbiamo manifestato solo qualche giorno fa la nostra preoccupazione per la mancanza di notizie in merito al programma estivo. Una situazione, che alla luce delle parole di replica, ci sembra sia stata da noi fotografata alla perfezione.  L’amministrazione, che ha voluto sottolineare pubblicamente che può scegliere il percorso politico da seguire, non ha minimamente parlato di commercio, turismo ed estate. Siamo molto preoccupati per il futuro del nostro territorio. Ci auspichiamo di ricevere concrete e maggiori delucidazioni  e non solo inutili e farraginose accuse”. 

“La nostra sollecitazione – continuano i consiglieri di Costruire Insieme – non ha dato risposte concrete, come speravamo, ma anzi ha provocato una reazione nervosa dell’amministrazione. Ci sono state rivolte accuse che per certi versi è inutile anche commentare.  Del gruppo Costruire Insieme fanno orgogliosamente parte tanti cittadini che hanno da sempre fatto volontariato a 360°.  La visione politica è tutt’altra cosa.  Noi pensiamo e ribadiamo da sempre - prosegue la nota - che Gioiosa Ionica ha bisogno anche di turismo e commercio, loro parlano nel loro comunicato esclusivamente di una Gioiosa bella, solidale e gentile. Noi non la escludiamo, ma parliamo anche di priorità e di futuro.  Loro non parlano di turismo, di Gioiosa turistica e di sviluppo economico.  A questo punto siamo curiosi anche di sapere su cosa si basa l’economia di una Gioiosa bella, equa, solidale e gentile. Perche’ alla luce di questa analisi, e’ cosi grave parlare di business?  Non è proprio su questo che vogliono costruire il futuro?”.  

“Eppure – dicono ancora i consiglieri della lista Costruire Insieme – occorre obbligatoriamente citare la frase di Gioiosa Bene Comune,  secondo cui non si può pensare che sia possibile gestire tutti i servizi connessi all’accoglienza esclusivamente con azioni di volontariato.  In questa affermazione, forse una possibile giustificazione, troviamo il riscontro ai nostri dubbi. Non è possibile gestire i servizi senza soldi, quella benzina che mette in moto tutti i motori. Ma questa volta lo dicono proprio loro, lo ammettono in una frettolosa e nervosa risposta”.

“Siamo – conclude il gruppo di minoranza - consapevoli che il percorso politico di Gioiosa Bene Comune sia questo. Non ci stupisce e soprattutto  siamo consapevoli che è stato anche confermato da un ampio successo alle ultime elezioni, dove la volontà dei cittadini è stata chiara e limpida.  Ma permetteteci di ribadire che la nostra idea di Gioiosa è fondata su turismo e commercio.  Lo faremo oggi e continueremo a farlo domani, fieri di una visione che guarda allo sviluppo economico come unica strada percorribile.   Noi lotteremo per una Gioiosa che fa impresa e deve crescere nel settore turismo, innamorati del nostro territorio e delle sue peculiarità. Ci auspichiamo che sulla programmazione estiva, da noi sollecitata, ci sia una risposta positiva e costruttiva”.

Nella nota i consiglieri di opposizione parlano anche dell’attuale impianto pubblico di accoglienza (Sai), secondo il quadro offerto dal rapporto Centri d’Italia 2022 elaborato da ActionAid e Openpolis. "Da questo documento - scrivono - si evince chiaramente che il Sai, pur rappresentando un modello innovativo diffuso e integrato, conserva alcuni tratti critici che avevano caratterizzato in precedenza anche i modelli Sprar e Siproimi. Ad esempio la presenza di un impianto ambiguo - concludono - che non permette una chiara identificazione della catena di gestione e dei relativi ruoli e responsabilità, a discapito della terzietà nel monitoraggio qualitativo a garanzia delle persone accolte".

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