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Sabato, 27 Aprile 2024
Emergenza immigrazione

Migranti, Mancuso: "Se l'Europa c'è, batta un colpo adesso"

Il presidente del consiglio regionale lancia un appello sull'emergenza e chiede alla Ue una strategia globale, umanitaria e sicura

Una "strategia globale, umanitaria e sicura, che combini il controllo efficace delle frontiere esterne con politiche e risorse per l’accoglienza". E' quello che Filippo Mancuso, presidente del consiglio regionale della Calabria chiede all'Unione Europea a fronte di un'emergenza divenuta strutturale e che quest'estate ha visto sbarchi a getto continuo sulle nostre coste.

"Se l’Europa c’è - scrive Mancuso in una nota - si faccia sentire. E’ adesso che deve battere un colpo, se lo farà a ridosso della campagna elettorale del prossimo anno rischia di non essere credibile". Sulla questione migranti, afferma Filippo Mancuso, che, per numeri (200 mila a fine 2023) e problematiche umanitarie è da tempo diventata strutturale, "il governo italiano e i suoi ministri stanno facendo tutto il possibile". Con azioni, ricorda il presidente del consiglio regionale, allo scopo di favorire flussi migratori legali,  bloccare l’immigrazione illegale contrastando le reti criminali coinvolte nel traffico dei migranti, implementare l’integrazione senza cui l’accoglienza va in tilt, e  interloquire, anche attraverso rapporti bilaterali, con i paese di partenza e di transito da cui si fugge per guerre, carestia e  mutamenti climatici. "Altrettanto impegno - aggiunge Mancuso - stanno dispiegando i sindaci e tutti i soggetti, pubblici e privati, che fronteggiano, con abnegazione e responsabilità e purtroppo con sempre più difficoltà, gli sbarchi quotidiani.  Ma è l’Unione europea che - continua -  superando la logica dell’emergenza, deve intervenire con una strategia globale, umanitaria e sicura, che combini il controllo efficace delle sue frontiere esterne con politiche e risorse per l’accoglienza, funzionali anche alle esigenze del mercato e dell’economia degli Stati aderenti".

Conclude Filippo Mancuso: "L’Unione europea, che fin qui ha brillato per funambolismi e promesse disattese, deve iniziare a governare le migrazioni dentro la prospettiva di sviluppo del Mare Nostrum, ponendosi l’obiettivo ambizioso di trasformare i flussi del Mediterraneo in piattaforme di relazionalità, in una visione di  riequilibrio e di multipolarità degli assi verso l’Oriente e verso il Sud del mondo economico”.

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