Natale al via con l'accensione dell'albero, il resto lo scopriremo... vivendo

L’accensione del tradizionale albero di piazza Duomo sarà domani il primo segno di Natale in extremis per la città di Reggio Calabria, dove, come mai era accaduto prima in situazioni ordinarie (e neanche durante il lockdown della pandemia), allestimenti e iniziative festose alla vigilia dell'8 dicembre non sono ancora partite.

Annunciata per oggi la conferenza stampa della rassegna Natale Metropolitano, che ha affidato la gestione degli eventi natalizi alla società in house SviProRe di Metrocity, si è poi deciso diversamente. Spettacoli, inaugurazioni dei villaggi e le varie manifestazioni del programma saranno presentate singolarmente nel corso del periodo di festività, step by step.

Con il piccolo appunto che da domani, giorno dell’Immacolata, il calendario segna tradizionalmente l’avvio del Natale, ma Reggio sotto questo aspetto appare spoglia e silente. Circondata da località che stanno per accendersi nel modo più scenografico (da Palmi, a Bagnara e la dirimpettaia Messina) e che hanno predisposto un cartellone di spettacoli per allietare residenti e visitatori, qui ancora è suspence su chi, cosa e quando. A una manciata di chilometri è stata più virtuosa persino una realtà piccola e curata da volontari, Borgo Croce, che con l'omonima associazione di comunità ha organizzato un delizioso ambiente natalizio e un eventi in programma domani.

Programma natalizio al via con l'albero, gli eventi presentati con successive iniziative

Per Reggio (che dovrebbe essere solo una delle location della rassegna metropolitana ma di fatto è il comune catalizzatore della maggior parte delle iniziative) sappiamo soltanto – a detta degli amministratori – che l’offerta reggina sarà superiore a quella degli anni scorsi (per questo il sindaco ha deciso di cambiare consegnando il Natale chiavi in mano a SviProRe, valutazione che somiglia molto al commissariamento di un Comune inefficiente in materia). Sappiamo che ci saranno zone tematiche diversificate, luminarie sicuramente d’effetto (visto il costo, da progetto) e animazione, ma è il caso di dire che il resto lo scopriremo solo vivendo.

I motivi di tanto ritardo e tanta vaghezza non sono difficili da intuire. L'entrata in scena della città metropolitana e con un soggetto a sè al posto dei delegati è infatti al centro di un acceso dibattito, con malumori anche nella maggioranza di Falcomatà e soprattutto il j’accuse dell’opposizione. Sul filo del rasoio con l’avvio delle feste, è arrivata ieri una tegola pesante, la richiesta di accesso agli atti del consigliere metropolitano Armando Neri.

Nell’istanza Neri chiede a SviProRe di poter prendere visione di alcuni atti cruciali per la realizzazione della rassegna, partendo dalla premessa che la società non ha pubblicato alcun bando per appaltare i tanti servizi del progetto (dall’illuminazione, all’assegnazione delle strutture dei mercatini fino agli artisti assoldati). Nella lettera si domanda di consultare l’albo dei fornitori di SviProRe e di conoscere le delibere degli affidamenti agli operatori economici e i criteri applicati per le aggiudicazioni. Un altro interrogativo riguarda la convenzione che dovrebbe essere stata approvata tra Comune e Sviprore per consentire, in assenza di avvisi pubblici curati dall’ente comunale, alla società della Metrocity di agire con affidamenti in un ambito non di propria competenza.

In corso l'allestimento in piazza Duomo, ma sul Natale Sviprore l'opposizione continua a chiedere trasparenza

Tra ieri e oggi nel centro sono apparse le prime casette, ma non ci sono documenti pubblici su chi le ha montare e chi le occuperà né sul costo pagato dai commercianti, che sono coordinati da Confcommercio (nel progetto della società in house si stimano introiti complessivi intorno ai 18.000 euro). Neri (seguito da un’altra iniziativa di accesso agli atti) non ha ancora ricevuto risposta e ha sollevato la questione nei preliminari del consiglio comunale di stamattina. Il consigliere ha definito la surreale situazione un “cinepanettone dal gusto amaro” dandogli anche un titolo, Natale a SviProRe, e ha spiegato così la sua iniziativa: “Ho fatto un accesso agli atti perché credo che il Natale sia bello quando oltre ad essere luminoso è anche trasparente”.

Un’eventuale conferenza stampa convocata in assenza di repliche su questo punto non avrebbe potuto eludere domande mirate, invece dovremo tutti rimandare ogni chiarimento su un programma che adesso viene annunciato come una bella sorpresa da svelare con il contagocce. Intanto, come dicevamo, è in corso il montaggio dei villaggi, le luminarie e dell’albero di 14 metri, con la novità che la struttura metallica non sarà riempita soltanto di luci e festoni ma impreziosita da fronde di abete. Un compromesso tra un albero vero e uno interamente artificiale, e l’effetto finale lo vedremo domani alle 18 in piazza Duomo dopo l’accensione, preceduto dal consueto countdown durante una cerimonia che coinvolgerà anche l'apertura dei mercatini, con le illuminazioni, le musica natalizia degli zampognari.

La festività dell’Immacolata rappresenta un’occasione importante per commercianti ed esercenti della città, che in questi giorni si sono ugualmente dati da fare in autonomia o quasi per creare un’atmosfera natalizia. Ma nei reggini c’è insofferenza, soprattutto perché non sfugge che anche questa situazione è (in)direttamente collegata al clima politico del terzo tempo di Giuseppe Falcomatà. Tra riunioni interpartitiche, scontri in consiglio e trattative per non perdere posti in giunta, la città vive con fastidio l’ingerenza degli intrighi di palazzo anche sul Natale. Una ricorrenza religiosa e civile fatta non di veleni, ma di calore umano, gioia e spensieratezza, che però, ritardataria su luci e musica sembra triste e un po' scippata alle aspettative di festa della gente.