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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso della rassegna metropolitana

Natale Sviprore, sui costi della rassegna si pensa ad accesso agli atti

Oggi IX commissione senza esito per mancanza dell'interlocutore competente a dare risposte, e il presidente Ripepi ipotizza una richiesta formale

Si torna a parlare dell'ormai famigerato Natale metropolitano 2023, la rassegna che il sindaco Falcomatà appena rientrato decise di affidare alla Sviprore. L'insuccesso della manifestazione, iniziata tardi e male, ha fatto discutere soprattutto per la cifra a disposizione della società in house, un appalto dal costo complessivo di 340.000 euro.

Si questo - e su come quei soldi sono stati spesi a fronte dei magri risultati di allestimento e iniziative - è stata incentrata la IX commissione controllo e garanzia convocata questa mattina. Senza esito perché nessuno ha assolto alla richiesta del presidente Massimo Ripepi, che in particolare aveva chiesto a Carmelo Versace, nel suo ruolo di consigliere metropolitano con delega alle partecipate, di relazionare sull'argomento. 

Ma Versace non lo ha fatto, spiegando di non essere competente, nè come consigliere di Metrocity né come componente del consiglio comunale. Sul punto ci sono state scintille tra i due, che si sono vicendevolmente accusati di "maleducazione istituzionale" nell'avvicendarsi dei loro interventi. Ripepi si è impuntato sulla sua facoltà di dare e togliere la parola, ma anche dopo la conclusione del surreale siparietto, Versace ha confermato che non avrebbe relazionato.

"Non spetta a me farlo - ha risposto a Ripepi - e tu lo sai benissimo perché altrimenti mi avresti convocato e invece non lo hai fatto. Questa commissione - ha aggiunto - avviene interloquendo con attori sbagliati, in quanto la convenzione è un atto del Comune e neanche lo stesso sindaco potrebbe rispondere, bisognerebbe chiedere al dirigente del settore". Oltre, ovviamente, a Sviprore, nella persona dell'amministratore unico Michele Rizzo, che evidentemente non può essere audito in questa sede. 

Di diversa opinione il presidente Ripepi, che ha liquidato la posizione di Carmelo Versace come "una giustificazione banale, sei delegato e anche se la gestione diretta era di Sviprore sei stato competente nella fase consultiva. Inoltre, poiché la convenzione è stata fatta anche con il Comune, potresti benissimo relazionare come consigliere comunale. Non sei obbligato e la tua scelta è legittima - ha concluso Massimo Ripepi - ma secondo me sarebbe stato giusto da parte tua farlo".

Resta l'interrogativo sui soldi impiegati da Sviprore per le attività natalizie. Nonostante le precisazioni di Versace, c'è l'intenzione di convocare un'altra commissione chiedendo stavolta l'audizione del sindaco Falcomatà. E Ripepi ha annunciato l'accesso agli atti. "Potrebbe essere un'iniziativa da parte di consiglieri metropolitani - ha sottolineato - ma anche arrivare da cittadini, che hanno il diritto di sapere come è stata spesa quella somma".Sul punto ci sarebbe da chiarire anche la destinazione quasi interamente reggina del finanziamento per un Natale che di metropolitano (ovvero nei 96 comuni della metrocity) ha avuto molto poco.

Eccetta la collaborazione al presepe artistico di Bagnara e uno spettacolo musicale a Riace, gli altri territori sono stati ignorati. Dei 340.000 euro non hanno visto nulla e qualche amministrazione, a cui erano stati proposti eventi di minore caratura (sia artistica che economica), avrebbe persino rifiutato. A Reggio con il flop dei mercatini e un cartellone senza grandi nomi, i risultati della rassegna non valgono quella cifra imponente né rispecchiano le singole voci di spesa indicate nel progetto. I cittadini che ritengono di aver subìto un Natale sottotono e hanno inviato tante segnalazioni in merito, sono ancora interessati a sapere a cosa esattamente siano serviti quei soldi.

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