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La norma abroga vitalizi attende di essere pubblica sul Burc e di entrare in vigore

Diverso il percorso della legge numero 10 che, dopo solo tre giorni, era già operativa. Intanto, si allunga l'elenco degli ex consiglieri regionali che godranno della "pensione": c'è anche Domenico Talarico, dall'inizio del 2020 salgono a cinque gli assegni versati

Nei confronti della tanto contesta norma sui vitalizi il Consiglio regionale continua a tenere due pesi e due misure. Se, infatti, dopo l’approvazione della legge di modifica, che prevedeva fra le altre cose la possibilità di garantirsi un vitalizio anche a chi avesse messo piede a Palazzo Campanella un solo giorno,  la norma è stata pubblicata sul Bollettino regionale dopo solo tre giorni e, quindi, entrata in vigore in tempi record dopo la sua votazione in aula, lo stesso iter con tempi europei pare non seguire il provvedimento di abrogazione.

Non c'è la pubblicazione sul Burc

Il Presidente del Consiglio Regionale dell'XI legislatura Domenico Tallini-2La legge 13 del 2020 ancora oggi, a tre giorni di distanza della seduta consiliare convocata ad hoc da Mimmo Tallini (nella foto), non è stata pubblicata sul Burc e, quindi, non può ancora dispiegare i suoi effetti. Qualcuno potrà obiettare che si tratti di un ritardo fisiologico. Vero! C’è da dire, però, che la pubblicazione della precedente legge, la numero 10 quella che, per intenderci, riportava sulla “camicia” la dicitura: “Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2019, n. 13. Rideterminazione della misura degli assegni vitalizi diretti, indiretti e di reversibilità e adeguamento alla D.L. n. 174/2012”, era stata effettuata a tempi record coprendo con un quadrato oscurante i nomi dei Consiglieri regionali firmatari, dopo solo tre giorni dalla riunione del 26 maggio e due soli numeri del Bollettino regionale.

Il provvedimento omnibus

Verrebbe da dire: quando c’è da prendere si fa in fretta, quando non c’è guadagno i tempi si dilatano. Di certo, però, la norma finita al centro delle polemiche, che noi avevamo anticipato già il 27 aprile scorso, troverà spazio sul Bollettino ufficiale della Regione Calabria già nelle prossime ore. Almeno questa è la speranza dei calabresi. Non foss’altro per ’indignazione suscitata nei calabresi e per la rapidità con la quale tutto il Consiglio regionale, i cui capigruppo non possono non aver visto il provvedimento omnibus, proposto dal Presidente del Consiglio regionale, recante: “Interventi di manutenzione normativa sulle leggi regionali 19/2002, 14/2014, 9/2018, 13/2019, 32/1996, 43/2016, 24/2013 e 6/2019”,   portato all’ordine del giorno del Consiglio regionale del 27 aprile scorso, ha cercato di rimediare alla brutta figura istituzionale balzata agli onori della cronaca nazionale.

L'elenco dei vitalizi si allunga

Mimmo-Talarico-1-2Intanto, però, continuano ad ingrossarsi le fila degli ex consiglieri regionali che potranno godere dell’assegno vitalizio. Ai circa 180 politici, con almeno una legislatura alle spalle, si è aggiunto in questi giorni anche il cosentino Domenico Talarico (nella foto) al quale, dal primo di giugno, verrà versato un assegno mensile di 2712,46 euro lordi. Dall’inizio del 2020 sono cinque gli ex consiglieri che hanno chiesto ed ottenuto la corresponsione del vitalizio: Antonio Scalzo (3161,30 euro lordi); Alessandro Nicolò (l’ex consigliere regionale di Fratelli d’Italia finito in manette lo scorso anno nell’ambito dell’operazione “Libro nero”, cui viene versato un assegno di 4105,43 euro lordi), Giuseppe Morrone (5617,75 euro lordi) e Vincenzo Ciconte (3161,30 euro lordi).

L'adeguamento al "Foi"

Nelle scorse settimane, infine, per gli ex consiglieri regionali si sono visti aumentare l’importo dell’assegno mensile staccato da Palazzo Campanella che è cresciuto di uno 0,5%, in base alla variazione dei prezzi al consumo sulla base dell’indice Istat. Il Consiglio regionale, con prontezza burocratica europea, ha imputato la somma di oltre 34 mila euro sul proprio bilancio biennale e di provvedere alla liquidazione degli importi dovuti a ciascun ex consigliere, aggiornando il vitalizio con la variazione dell’indice Foi. Tutto nel pieno rispetto della legge, naturalmente. Nel pieno rispetto di una legge varata lo scorso anno dal Consiglio regionale con la quale, manco a dirlo, veniva rideterminata la misura dell'assegno vitalizio diretto, indiretto e di reversibilità.

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