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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'intervento

Parcheggi a due euro, Democrazia Sovrana Popolare chiede ritiro del provvedimento

In assenza di riscontri, si intende promuovere una petizione che coinvolgerà l’intera cittadinanza e gli esercizi commerciali

La sperimentazione delle strisce blue a due euro registra il dissenso di Democrazia Sovrana Popolare. In una nota firmata da Antonia Condemi, responsabile giuridico Sud Italia, e Giuseppe Modafferi, coordinatore regionale, si afferma: "L’idea di aumentare, raddoppiando, il costo della sosta a pagamento non può essere una sanzione a carico dei cittadini per punirli a causa dell’uso del veicolo privato e, per riflesso, un aggravio per i commercianti che registreranno una minore affluenza presso i loro esercizi commerciali, al di lá delle pittoresche teorie del vice sindaco Brunetti di mascettinana memoria".

Assumere un provvedimento del genere, peraltro in via sperimentale, è "la dimostrazione dell’assenza di una istruttoria legata a dati concreti non solo sullo stato dell’arte ma anche sugli obiettivi che si intendono raggiungere, partendo dal dato consolidato degli obiettivi già raggiunti con l’adozione dell’originaria tariffazione della sosta".

Secondo i due rappresentanti di Dsp "l'amministrazione Falcomatà non può piegare ai propri scopi di fare cassa la regolamentazione della sosta tariffaria senza dare conto degli effetti ottenuti, degli investimenti fatti e delle opere pubbliche in tema di sosta realizzate con i proventi della sosta e che, ci pare, non siano stati utilizzati nemmeno per la manutenzione stradale". E aggiungono: "La deliberazione della giunta non fornisce alcuna indicazione rispetto ad altre ipotesi esplorate di regolamentazione della sosta, come ad esempio la riserva di una porzione di stalli di sosta a disco orario, limitandosi a stabilire che dal primo maggio la tariffa verrà raddoppiata e aggiungendo improbabili “agende” europee che rimangono vuote enunciazioni senza l’adozione di un provvedimento normativo".

Inoltre, rilevano come l’atto della giunta "sanzioni anche chi sta contribuendo al miglioramento dell’ambiente sobbarcandosi il costo di un veicolo ibrido, escludendo dal pagamento solo quelli con tecnologia full-hybrid e ad idrogeno e danneggiando invece i conducenti di altri tipi di veicoli ibridi, compresi quelli a propulsione gpl e metano che, com’è noto, sono anch’essi veicoli ibridi".

Per questo, affermano Condemi e Modafferi, c'è un sospetto fondato che in tale atto della giunta Falcomatà ci sia "chiaro intento di fare cassa in modo subdolo, incidendo su cittadini e commercianti cui di fatto viene imposto un altro tributo, mascherandolo con la esigenza di 'sperimentare' nuove iniziative per migliorare l’ambiente ma senza indicare lo stato di fatto con rilevazioni dei maggiori agenti inquinanti". Con la stagione estiva ormai alle porte, il provvedimento "può rappresentare un altro duro colpo alle attività economiche del centro città e alle attività stagionali che per anni sono riuscite ad animare le estati reggine".

Continuano Condemi e Modafferi: "Crediamo che iniziative come queste non possano essere assunte a cuor leggero e non possano rientrare tra le attività sperimentali ma debbano essere frutto di uno studio accurato che tenga conto di tutti gli interessi in campo e che veda, prima di tutto, un impegno dell’amministrazione comunale alla programmazione di opere dirette a mitigare l’impatto della circolazione". Ad esempio, propongono attraverso la creazione di infrastrutture adibite alla sosta e servite dal trasporto pubblico locale funzionante anche nelle ore notturne. Si conclude la nota: "Invitiamo il sindaco Falcomatà a ritirare l’atto di giunta e ridiscuterlo nei termini e nelle modalità". L'azione di Democrazia Sovrana Popolare non si fermerà però alla semplice critica, annunciando l'intenzione di coinvolgere l’intera cittadinanza e gli esercizi commerciali in una petizione diretta a far ritirare l’atto contestato ed a mitigarlo nella sua portata.

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