Ritardi nei pagamenti, lavoratori Castore in stato di agitazione e rischio sciopero

Sono entrati in stato di agitazione i lavoratori dipendenti della società Castore Spl srl, che gestisce i servizi pubblici locali del Comune di Reggio. La protesta è stata deliberata il 28 novembre da Uil Trasporti per la perdurante situazione di ritardi nel pagamento degli stipendi, e d'accordo con la rsa aziendale sono state contestualmente aperte le procedure di raffreddamento e conciliazione ai sensi della legge 146/90. Si tratta dell'anticamera di uno sciopero che, se venisse indetto, paralizzerebbe la fruizione dei tanti servizi affidati a Castore, dalla manutenzione delle strade cittadine e la rete idrica, la gestione di parchi e cimiteri e gli interventi di edilizia scolastica.

Ricevendo comunicazione della protesta, dalla prefettura è arrivato oggi l'invito alle parti perché sia esperita la fase obbligatoria conciliativa con l'urgente convocazione di un incontro in sede aziendale. 

Come si spiega nella nota che Domenico Lombardo, segretario regionale Uil Trasporti, ha inviato all'azienda a capitale pubblico che ha come socio unico il Comune, il sindaco, il prefetto e la commissione di garanzia per l'attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, la decisione di indire lo stato di agitazione fa seguito alle mancate risposte sulle mensilità corrisposte con continui ritardi. Un disagio che sta pesando sui dipendenti, che ancora attendono il pagamento dello stipendio di ottobre, ed era stato manifestato con un'altra nota, lo scorso 20 novembre. Con quella lettera si chiedeva un incontro chiarificatore sui motivi dei ritardi e sulla data del nuovo pagamento. Non avendo fino ad oggi ricevuto risposta, il sindacato ha proclamato l'agitazione dei lavoratori, attivando le procedure di legge per l'esercizio del diritto allo sciopero. 

Non è una situazione nuova per Castore. Lo scorso anno, dopo una protesta pubblica, i lavoratori avevano scioperato denunciando l'accumulo di spettanze non pagate, e lo stesso problema si è ripresentato all'inizio dell'estate, ma l'amministrazione aveva assicurato che non si tratta di un deficit di liquidità bensì di disguidi legati al sistema di pagamento. E in alcuni cantieri di manutenzione cittadina i lavori si sono più volte fermati proprio per questo motivo. Adesso si profila una nuova astensione, che potrà essere evitata solo verranno fornite risposte nette e definitive.