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Lunedì, 29 Aprile 2024
La low cost al Tito Minniti

Ryanair, O'Leary conferma la base a Reggio Calabria e si fa attendere

L'ad della compagnia irlandese lo annuncia in un'intervista per Repubblica e subito esplode la soddisfazione di Occhiuto e centrodestra

L'arrivo di Ryanair nell'aeroporto di Reggio Calabria è ufficiale. Quanto annunciato nelle ultime settimane dalla politica calabrese -  tra la suspence sorniona del governatore Roberto Occhiuto e la plateale sicurezza dal deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro - è stato confermato da Michael O'Leary, fondatore e amministratore delegato della compagnia aerea irlandese, che oggi in un'intervista a Repubblica ha parlato della prossima apertura di due nuove basi italiane, a Trieste e Reggio, per di più sottolineando come la presenza nello scalo dello Stretto sarà un "evento storico". 

Nell'intervista non si parla però dei collegamenti che saranno attivati nell'aeroporto Tito Minniti. O' Leary cita una serie di nuove rotte da Fiumicino, Milano Malpensa e Bergamo Oro al Serio, previste per la summer season: Reggio potrebbe essere interessata solo da quelle dell'aeroporto bergamasco, che fa parte delle 4 rotte nazionali indicate nella manifestazione d'interesse regionale a proposito dello scalo reggino. 

I dettagli operativi sono evidentemente ancora da definire poiché sul sito della compagnia l'aeroporto di Reggio Calabria ancora non appare, e sulla pagina social poche ore fa le nuove rotte svelate sono da Madrid, Milano e Roma con destinazioni internazionali. 

Un altro argomento poco chiaro riguarda le tariffe dei nuovi voli, che nell'intervista l'ad assicura saranno decisamente low cost. Con una riduzione fino al 5% potremmo avere biglietti (base) anche da 19 euro, sempre a patto di prenotare con largo anticipo, perché O'Leary poi ammonisce: "Chi compra più tardi può pagare anche 200 euro". Il capo di Ryanair prosegue mettendo le mani avanti: "Non vendiamo scatolette di cibo per cani a prezzo fisso, i biglietti sono a prezzo variabile in base alla domanda".

Quella tra lungimiranza nella prenotazione e volume di domanda è una combo che a Reggio Calabria potrebbe essere micidiale, soprattutto ricordando il flop dell'operazione natalizia di SkyAlps, che ha subito ritirato la sua offerta per il Tito Minniti a fronte di riscontri miseri (dovuti anche alla pubblicità poca e tardiva dei voli).

Nel caso di Ryanair però la situazione sarà diversa avendo una base stabile - scelta che ammortizzerebbe anche i costi e le problematiche legate alle attuali criticità operative dell'aeroporto dello Stretto. 

La soddisfazione di Occhiuto: "Volevano Lamezia, li ho convinti per Reggio"

Come in una fiaba, attraversando peripezie e ostacoli, tutti i tasselli del mosaico sembrano ricomporsi in un lieto fine. Prima le rotte promesse dalla low cost, poi il via libera di Bruxelles agli aiuti regionali alle compagnie aeree, le nuove procedure di volo e l'addestramento simulati, e adesso la base. Dopo anni di corteggiamento, Ryanair è finalmente una conquista, per la quale stanno esultando i rappresentanti del centrodestra.

In un video sulla sua pagina Facebook, il governatore Roberto Occhiuto esprime soddisfazione affermando che "l’investimento sulle nuove rotte è decisivo per il turismo. Dobbiamo portare in Calabria milioni di visitatori facilitando l’accesso attraverso i nostri aeroporti". Il presidente ribadisce che nelle prossime settimane i vertici di Ryanair saranno in Calabria per presentare ufficialmente le nuove rotte. Occhiuto fa un po' lo splendido: "Saranno rotte per tutti gli aeroporti ma in prevalenza per Reggio. Quando l'anno scorso sono venuti qui - continua il presidente nel video - ricordo che erano seduti a quel tavolo e pensavano solo a Lamezia. Io però ho parlato di Reggio Calabria perché penso che davvero possa essere l'aeroporto dello Stretto e attrarre l'utenza della Sicilia e oggi sono contento che se ne siano convinti".

Roberto Occhiuto si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "È stato un lavoro molto duro ma è così che si ottengono i risultati, convincendo chi deve investire in Calabria che in questa regione si può farlo. E l'ho fatto anche quando leggevo sulla stampa ingiuste critiche sugli 'annunci sugli aeroporti’. Ma io non faccio annunci, cerco solo di produrre fatti e Ryanair a Reggio è un fatto storico".

La reazione popolare all'ultimo colpo di scena della telenovela Ryanair è ora di attesa e curiosità. Non quantificabili le settimane che separano dalla discesa di O'Leary in Calabria e la presentazione dell'esatto investimento, è iniziata la consultazione del sito della compagnia per scovare subito lo scoop del primo volo ufficiale. 

Di certo le notizie che mancano sono ancora tante. Una, ad esempio, è legata alle risorse umane impiegate da Ryanair a Reggio. Ci saranno nuove assunzioni? Al momento la ricerca di personale della compagnia in Italia riguarda solo Catania e Palermo. A voler mantenere un po' di critica diffidenza verso i sensazionalismi, si dovrebbe pensare che la presenza di Ryanair, nonostante la base, possa essere legata all'opportunità dei 30 milioni di aiuti regionali. La storia della rampante compagnia irlandese dimostra come il vettore dell'uomo alato in tante località sia partito con la stessa rapidità con cui era arrivato. E sullo sfondo c'è sempre il rapporto controverso con l'Italia e il governo Meloni, in fase di rischioso tira e molla. 

Ita resterà nell'aeroporto della low cost? Lo scenario che non piace al Ms5 

Il rovescio della medaglia di questa espansione italiana di Ryanair è la prospettiva futura dell'accordo Ita Airways-Lufthansa. A Repubblica O'Leary ha detto che questo scenario gioverà solo alle compagnie coinvolte - a quella di bandiera per il risanamento dei suoi debiti, a quella tedesca per attrarre turistici italiani verso le città tedesche. La contropartita sarà, secondo l'ad di Ryanair, tariffe alle stelle per i voli Ita, "imposte da Lufthansa". Sottotesto: i biglietti della low cost saranno invece molto economici, quindi volate con noi.

Una concorrenza del genere nell'aeroporto Tito Minniti potrebbe spingere Ita a andarsene e lasciare campo libero a uno scalo ormai con identità low cost. Questa eventualità è considerata l'ennesimo viatico per spostare Ita a Lamezia dal M5S, che a questo argomento dedicherà un incontro pubblico a Reggio, nel quale si vogliono sgonfiare quelle che i grillini ritengono mistificazioni attorno a Ryanair, spiegando perché la dimensione low cost per l'aeroporto dello Stretto non sarà migliorativa e non risponderà alle reali esigenze di mobilità dell'utenza.

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