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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'intervento

Saccomanno sul caso Apostolico: "Intervenga il presidente della Repubblica"

Dure parole del commissario regionale della Lega in Calabria contro la magistrata che ha partecipato a un corteo contro le misure del governo per l'immigrazione

Sul caso della giudice Apostolico intervenga il presidente della Repubblica. A dirlo è il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno. In una nota commenta Saccomanno: "Il degrado della politica italiana di sinistra è inverosimile! Un giudice, che dovrebbe stare al di sopra delle parti ed essere e dimostrare autorevolezza e imparzialità, partecipa nel 2018 a una manifestazione di piazza organizzata dalla sinistra e contro le misure assunte dal Governo, per quanto riguarda le difese dei confini e l’invasione dei migranti. Grida e si sbraccia assieme a tanti forsennati. Poi, nel 2023 gli tocca di decidere sulle nuove norme assunte dal Governo, sempre sulla posizione dei migranti che stanno invadendo l’Italia. Cosa fa? Non applica le nuove norme!"  La sinistra, da parte sua, continua Saccomanno, "non insorge contro una condotta quantomeno inopportuna del magistrato, ma grida contro il ministro Salvini che ha avuto e postato il filmato! Siamo all’inverosimile! Dinanzi ad un efferato omicidio non si condanna chi ha commesso il grave reato, ma si interroga su chi ha fornito l’arma … Ecco il degrado della politica di sinistra: una difesa impossibile e tendenziosa per cercare di salvare un magistrato che ha violato il principio dell’imparzialità".

Secondo il commissario regionale della Lega in Calabria, "il vero problema è che l’Apostolico aveva l’obbligo di chiedere di potersi astenere, avendo dimostrato pubblicamente le proprie idee e posizione politica e, quindi, completamente inidonea a valutare il ricorso, ai sensi dell’articolo 51 c.p.c." E aggiunge: "Ci chiediamo cosa fa il Presidente della Repubblica, nella qualità di responsabile del Csm dinnanzi a tale situazione. Ci auguriamo che non faccia come è accaduto per le rilevazioni di Palamara, gravissime, ma completamente ignorate. Speriamo - continua - che non faccia come è accaduto per il ministro Salvini, che ha operato nell’interesse dell’Italia e si trova sotto processo per sequestro di persona, senza che vi siano elementi sostanziali e giuridici, di nessun genere per poter sostenere un’accusa di tale gravità".

Giacomo Saccomanno dichiara anche, a proposito della proposta del ministro della Giustizia, che si tratta di "un’invasione di campo gravissima e intollerabile e, comunque, non accettabile". Conclude il commissario della lega calabrese: "Fino a quando i magistrati non verranno ritenuti responsabili delle proprie condotte, la giustizia non sarà mai corretta e eguale per tutti. La presunta legge sulla responsabilità di costoro è una presa in giro: a decidere sono sempre gli stessi magistrati che non hanno alcun interesse a condannare uno di loro! Ed allora avanti con la riforma seria e concreta del sistema giustizia per dare agli italiani certezze, serenità e eguaglianza dinnanzi alla legge".      

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