Musk-Zuckerberg, Occhiuto ha candidato la Calabria ma la sfida è annullata

La Calabria, e forse proprio Reggio, è stata sul punto di ospitare un evento di quelli epocali, la sfida a colpi di arti marziali miste tra due tra gli imprenditori più potenti del mondo. Elon Musk e Mark Zuckerberg - il primo ceo di Tesla e proprietario di Twitter, il secondo ad di Facebook-Meta - avevano infatti deciso di appianare la loro rivalità contrapponendosi in un combattimento, che avrebbero voluto ambientare in Italia. La proposta era stata vagliata dal ministro della cultura e qui era entrato in scena il governatore calabrese Roberto Occhiuto con una candidatura della nostra regione, formalmente inviata a Sangiuliano.

Annunciando la sua iniziativa sulla sua pagina Facebook con un post corredato da una foto dove il presidente appare nel museo archeologico di Reggio Calabria al cospetto della magnificenza di uno dei Bronzi, si lasciava intendere che la sede del match tra i due big americani avrebbe potuto essere proprio la città dello Stretto. Occhiuto però non aveva dato indicazioni precise, limitandosi a commentare: "La nostra regione, la culla dei Bronzi di Riace, i due guerrieri che tutto il mondo ci invidia, ha tutte le carte in regola - storiche, culturali e sociali - per poter accogliere questa sfida. Potrebbe essere una bella occasione, alternativa e fuori dai soliti schemi, per rievocare la storia millenaria delle civiltà più antiche e per promuovere il territorio". Il governatore aveva poi spiegato di fare sul serio: "Ho sentito il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ed ho ufficialmente candidato la Calabria ad ospitare questo evento".

All'idea aveva fatto eco un intervento di Salvatore Infantino, rappresentante dell’associazione politico-culturale Giovani dello Stretto, che aveva proposto come sede Villa San Giovanni, con un riferimento al ponte sullo Stretto, augurando a Villa di essere presto unita geograficamente a Messina, ma anche ironizzando sulle immancabili polemiche che erano seguite al desiderio di Musk e Zuckerberg di combattere in Italia. 

In questo senso possiamo ben dire che Occhiuto è stato abile a trovare il giusto varco per candidare la Calabria. Che non è la sede agognata dai due imprenditori, i quali, forse identificandosi in gladiatori, per entrare nell'atmosfera avevano scelto Roma e addirittura erano circolate illazioni su un evento nel Colosseo (con scopi di beneficenza, raccogliendo fondi per ospedali pediatrici italiani). Sangiuliano però aveva subito chiarito che la sfida non sarebbe stata a Roma e ogni altra sede avrebbe comunque dovuto essere approvata con la priorità della tutela del patrimonio storico e artistico italiano. Qui dunque è entrata in scena la Calabria e la candidatura avanzata da Occhiuto con una citazione dei Bronzi non fuori luogo, anzi: i due re dei social network aveveno infatti auspicato di "duellare" in Italia proprio pensando a un palcoscenico di millenaria cultura e in questo senso la Magna Grecia avrebbe avuto asset formidabili per soddisfarli. 

Ma è notizia di pochi minuti fa che l'occasione eccezionale per la Calabria e Reggio sia sfumata. Musk ha infatti denunciato l'estremo rifiuto di Zuck, che non intende combattere in Italia perché pretende che l'evento sia organizzato dall'organizzazioni internazionali sportiva Ufc, che egolamenta le arti marziali miste. Musk lo ha comunicato a Sangiuliano con queste parole: "Voglio ringraziare il ministro per la gentilezza e la disponibilità nel voler organizzare un evento di intrattenimento, culturale e di beneficenza in Italia. Volevamo promuovere la storia dell'antica Roma con il supporto di esperti e allo stesso tempo raccogliere soldi per i veterani americani e gli ospedali pediatrici in Italia. Zuckerberg ha rifiutato l'offerta perché non è interessato a questo approccio. Vuole solo combattere se è la Ufc a organizzare l'incontro. Io comunque - ha concluso - sono sempre pronto a combattere". 

Salvo colpi di scena dell'iultima ora il match è annullato, ma se Mark cambiasse idea possiamo ancora immaginare di ospitare i due magnati statunitensi in una delle nostre aree archeologiche e farne (involontari) testimonial della nostra terra provando a fargli dimenticare le suggestioni di Roma.