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Lunedì, 29 Aprile 2024
La polemica

Le risate di Scanzi sulla coppia Ripepi-Bandecchi: "Se votate uno così, la scissione di Reggio Calabria la chiedo io"

Il giornalista e scrittore commenta con il suo stile provocatorio l'evento politico del consigliere comunale, che risponde con una diretta Fb

La prima uscita pubblica della coppia Massimo Ripepi-Stefano Bandecchi è stata, come prevedibile, sopra le righe e iperbolica. Per il consigliere comunale che aspira a palazzo San Giorgio e il sindaco di Terni che lo appoggia con Alternativa Popolare (e intanto lo ha candidato al parlamento europeo nella circoscrizione Sud) il teatro Cilea si è riempito con autentiche ovazioni.

Nei comizi dei due protagonisti, lo abbiamo scritto, c'è stato di tutto un po', dal corso intitolato a Gianni Versace al videogame dei poltronai, alla nostalgia per il furore della Rivolta e lo scippo di Reggio capoluogo fino al sogno di secessione dalla Calabria per una città storicamente defraudata da Catanzaro e Cosenza.

Sullo sfondo i tanti riferimenti ai valori cristiani e alla battaglia del soldato semplice dell'esercito di Rheggio. Raccontata così da qui non fa notizia perché il progetto politico di Massimo Ripepi a Reggio è noto e ampiamente illustrato dallo stesso consigliere già da mesi. Ma visto da fuori l'exploit di sabato scorso al teatro Cilea assume contorni oggettivamente surreali, che non sono sfuggiti allo scrittore e giornalista Andrea Scanzi. Il quale, sul suo canale YouTube, ha dedicato a quell'evento un video nel suo consueto stile provocatorio, tra ironia e autentico sfottò.

Scanzi tra satira e sfottò: "Se davvero voterete uno così, la scissione di Reggio la chiedo io"

Una premessa è doverosa: l'attenzione di Scanzi per Reggio Calabria è strettamente legata alla visita di Bandecchi, poiché il sindaco di Terni è personaggio verso cui - per usare un eufemismo - il giornalista nutre massima disistima e non perde l'occasione per ribadirlo (il video sull'evento reggino è stato infatti subito seguito da un altro, nel quale si esprime sdegno per le ultime esternazioni sessiste e omofobe di Bandecchi nel suo consiglio comunale). Detto questo, la scena del video diventa poi tutta di Ripepi, che (sulla scorta di una cronaca della manifestazione al Cilea sul Fatto Quotidiano) è presentato ai follower di Scanzi nel modo più pittoresco e comico possibile, sottolineando la sua attività nel gruppo religioso Pace e definendolo "santone" oltre a ricordare le vicende giudiziarie che lo coinvolsero quando ancora militava in Fratelli d'Italia e commentando tra le risate gli scenari futuri di Massimo Ripepi sindaco di Reggio. "Siamo oltre ogni leggenda - spiega Scanzi - spesso mi avete detto che sono pessimista sul genere umano ma questo video dimostra in maniera plastica e lampante che l'umanità ha fallito e ancora di più la politica". 

Sul titolo autoattribuito di soldato semplice dell'esercito di Rheggio, aggiunge: "Uno sente queste cose e già pensa o avete bevuto troppo o è il regno delle supercazzole o comunque, ragazzi, curatevi. Invece erano tutti seri". E sulla presenza in sala di qualche ex boia chi molla (salutato con affetto da Ripepi), sottolinea: "Diciamo che c'era il meglio della civiltà italiana". 

La conclusione di Andrea Scanzi è quella a cui tante volte è giunto a proposito dell'elezione di Bandecchi al Comune di Terni. La colpa è degli elettori, e non c'è scusante (neanche il sentimento di rivalsa verso amministrazioni fallimentari, in voga di questi tempi a Reggio) nel votare simili personaggi, di cui poi non ci si può lamentare: "Se in una città bellissima come Reggio Calabria o la regione bellissima come la Calabria poi abbiamo certe maggioranze politiche è perché li hanno votati cittadini come noi, quelli che sono andati nel bellissimo teatro Cilea per ascoltare questo genio coadiuvato da quell'altro genio".

E nel caso di Massimo Ripepi, il giornalista e scrittore rincara la dose: "Ma chi è questo? Faremo i porti turistici, la via della moda con le boutique, verranno con i jet personali e la barca...sì certo, me li immagino i ricchi che non vedono l'ora di venire a Reggio Calabria nella via Gianni Versace e con un sindaco come Ripepi, ci sarà una folla.. da Bezos a Steve Jobs che rinascerà apposta, Bill Gates e anche Briatore sposterà il Twiga qui". 

Fino all'appello, climax del video: "Da persona che conosce e ama Reggio Calabria, dico, cari cittadini se voi davvero voterete uno come Ripepi a questo punto la scissione di Reggio dalla Calabria la chiedo io, createvi il vostro enclave, statevi soli, scindetevi da qualsiasi cosa perché c'è un limite a tutto". 

Ma poi precisa: "Con gente come Sgarbi sottosegretario e Lollobrigida ministro, caro Ripepi tu in questo paese puoi fare il presidente della Repubblica. Abbiamo La Russa presidente del Senato, allora io dico viva Massimo Ripepi e viva Stefano Bandecchi... io voglio Ripepi nel governo della Meloni, come ministro della famiglia, delle pari opportunità, del culto religioso. Che bello sarebbe! Ripepi - conclude - è la ciliegina sulla torta del tracollo etico morale culturale e politico di questo paese. Idolo, guardate ora prendo la cittadinanza di Reggio Calabria apposta per poterlo votare",

Ripepi: "Spero che Scanzi diventi buono, lo fa per guadagnare la pagnotta"

Non si è fatta attendere la replica di Massimo Ripepi con una diretta Facebook nella quale fa il verso al giornalista (che sbagliava volutamente il cognome del consigliere con una citazione fantozziana) e lo invita a Reggio. "Vieni a vedere la mia realtà - dice - e se ti piace forse diventi più buono e cambi la vita inutile che fai per guadagnare la pagnotta". Elevando la sua battaglia politica a una lotta del bene contro il male, Ripepi non si lascia scalfire da un attacco che sostiene di aver preventivato. E promette di commentare ogni futuro attacco sui suoi social ("mi aspetto che colpiscano la mia fede e la mia comunità", afferma) proponendone l'interpretazione ai follower reggini.

Dice ancora Ripepi: "Io spero che - ... come si chiama? - questo Scanzi diventi una persona buona e che non dovremo mai più vedere cose come questo film dell'orrore proprio mentre a Reggio è accaduto un fatto meraviglioso, e migliaia di persone sono venute al Cilea solo per ascoltare il mio progetto senza che io abbia fatto favori a nessuno. Vi chiedo solo di pensare se succedesse a voi o i vostri figli di subire una cosa del genere quando state facendo qualcosa di bello e importante per la città"

Il consigliere comunale conclude: "Io non mi arrendo e porterò avanti la rivoluzione di Reggio". Fuori dalla cornice satirica del video di Scanzi, resta la dimensione politica dell'evento messo in scena dalla coppia Ripepi-Bandecchi. In un teatro dove (come lo stesso Massimo Ripepi ha valutato) sabato scorso ci sono stati molti osservatori, critici e diffidenti, ma che ha dato la misura di un bisogno pressante e dirompente di cambiamento da parte della città. Non lo scopriamo oggi, eppure l'interesse diffuso verso un testimonial come Stefano Bandecchi, dal cui pensiero su temi come la violenza di genere (ed è appena la punta dell'iceberg del suo profilo personale e di politico e imprenditore) si discostano bipartisan destra e sinistra, deve far riflettere seriamente.

Non dimentichiamo che nella platea del teatro, tra nostalgici del passato, seguaci della comunità spirituale e improbabili sostenitori residenti a migliaia di chilometri di distanza della natia Reggio, erano seduti anche rappresentanti del mondo produttivo locale. Che forse non erano seduti lì per dare un'occhiata e su via della moda e secessione ci credono davvero.

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