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Martedì, 30 Aprile 2024
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Cultura e sport per gli alunni del liceo Nostro di Villa San Giovanni

L'iniziativa si è conclusa in palestra con la partecipazione degli alunni ad una lezione pratica di lotta e pancrazio, discipline praticate nell’antica Grecia e che hanno “scolpito” i corpi dei Bronzi di Riace

Nell’ambito delle celebrazioni della Giornata europea dello sport scolastico, programmata il 29 settembre, gli alunni della classe 5^ I del liceo scientifico ad indirizzo sportivo L. Nostro di Villa San Giovanni, diretto dal dirigente, prof.ssa Maristella Spezzano, sono stati accolti presso il salone del centro sportivo Matteo Pellicone di Reggio Calabria per partecipare ad un incontro/dibattito sul tema: "Anatomia Archeostatuaria - I Bronzi di Riace ed i Bronzi di Porticello", relatore il prof. Riccardo Partinico.

Il docente ha presentato agli studenti un metodo scientifico che può permettere di risalire all’identità fisica delle statue, in particolare, di poter includere in una delle quattro aree di appartenenza i personaggi rappresentati (aree sportiva, bellica, culturale e mitologica) e, con il supporto di analisi scientifiche, fonti storiche e riscontri archeologici, individuare anche l’identità personale. Come del caso del Bronzi di Riace che secondo l’ipotesi formulata dal prof. Partinico sarebbero Pericle (Statua B) e Temistocle (Statua A).

Il docente reggino attraverso la lettura di documenti ufficiali diramati dal ministero per i beni culturali ha dimostrato agli studenti che i Bronzi di Riace non possono rappresentare “Eteocle e Polinice”, l’identità maggiormente sponsorizzata dai politici locali.

Le due statue sono state realizzate a trent’anni di distanza l’una dall’altra, con due stili artistici differenti, con materiali diversi, da due equipe di artisti, con terre di fusione provenienti da due luoghi diversi, evidenziando, anche, che nell’età di Pericle, periodo di realizzazione delle due statue, nessuno avrebbe speso un soldo per dedicare due costose statue a due personaggi mitologici, uno dei quali considerato nel racconto immaginario di Eschilo un traditore,  tanto è vero che, su richiesta dello stesso docente reggino, la pagina del Museo di Reggio Calabria relativa al “nome scientifico” dei Bronzi di Riace è stata oscurata.

Partinico ha ripercorso il periodo storico del V sec. a.C.  in particolare dal 460 al 429 a.C., definito “L’età di Pericle”, quando lo statista ateniese, dopo le guerre persiane, incaricò lo scultore Fidia e numerosi altri artisti, tra cui Cresila, Mirone e Policleto, di ristrutturare il Partenone e realizzare le statue di divinità ed eroi che avevano protetto o combattuto per la Grecia, quali, la dea Athena Parthenos, Zeus, i generali: Milziade, Temistocle, Pericle.

Le quattro opere custodite presso il Museo di Reggio Calabria, realizzate proprio in quel periodo e in quel luogo, non possono altri che essere personaggi di cultura, militari o statisti che hanno fatto diventare grande la Grecia del V sec. a.C..

"La mia lezione ha lo scopo di stimolare gli studenti ad osservare in maniera diversa e più approfondita le opere d’Arte, di interpretare la storia, la cultura e l’identità dei personaggi rappresentati dalle statue antiche ed esprimere proprie considerazioni in ambito scientifico, tecnico ed artistico".

Da questa affermazione di Partinico, durante il dibattito, è scaturita l’idea da parte degli alunni del liceo scientifico ad indirizzo sportivo L. Nostro di proporre al ministro della cultura, on. Sangiuliano, di denominare ufficialmente "I Bronzi di Porticello", le due teste di bronzo recuperate da una nave naufragata a Porticello di Villa San Giovanni nel 1969, piuttosto che indicarle “testa di Basilea” (Svizzera) e “il filosofo”.

La giornata europea dello sport scolastico si è conclusa in palestra con la partecipazione degli alunni ad una lezione pratica di lotta e pancrazio, discipline praticate dai militari nell’antica Grecia e che hanno “scolpito” i corpi dei Bronzi di Riace. La lezione è stata diretta da Gabriele Mallamace, Iurie Ravliuc, Pasquale Cortese e Francesco Gatto, tutti Atleti della Fortitudo 1903 di Reggio Calabria.
 
 

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