Storie, volti e un dolore che non passerà mai. Nel silenzio di piazza Castello, in Largo Quattrone, la memoria diventa impegno: come in un rosario si sgranano frammenti di vita interrotti troppo presto, nomi e cognomi riecheggiano, ancora una volta, con forza, per non dimenticare, nella data, 21 marzo, che Libera ha scelto per celebrare la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie.

All'iniziativa hanno preso parte Maria Stefania Caracciolo, vicario del prefetto di Reggio Calabria, il presidente della Corte d’Appello Bruno Muscolo, Elena Crucitti, referente cittadina dell'associazione antimafia, fondata da don Luigi Ciotti, Daniele Cartisano, per il circolo reggino di Legambiente, Simona Spagna dell’Agesci, le forze dell'ordine e una rappresentanza di giovani studenti e scout della città. Dopo la lettura delle vittime, cadute per mano mafiosa, sono stati ricordati i migranti morti nel tragico naufragio di Steccato di Cutro.