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Cronaca

Inchiesta "Cemetery boss", la Procura chiede il processo per 16 indagati

Le indagini portarono alla luce gli attriti fra le cosche Rosmini e gli Zindato per il controllo del quartiere Modena e gli appetiti dei boss sulla gestione cimiteriale

Chiesto il processo i sedici indagati dell’inchiesta “Cemetery boss“. I sostituti procuratori della Dda Stefano Musolino e Sara Amerio hanno formulato all’ufficio Gip-gup del Tribunale di Reggio Calabria la richiesta di rinvio a giudizio.

Adesso dovrà essere fissata l’udienza preliminare del processo nato da un’indagine, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri, che ha fatto luce sulle frizioni tra la cosca Rosmini e gli Zindato per il controllo del territorio di Modena, un quartiere della zona sud della città dello Stretto.

Con l’inchiesta “Cemetery boss”, condotta dalla squadra mobile, i pm Musolino e Amerio sono riusciti a ricostruire gli assetti e le dinamiche criminali della cosca Rosmini, federata alla famiglia mafiosa dei Serraino.

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