rotate-mobile
Cronaca

Processo "Helianthus", ecco le richieste di pena del pm Walter Ignazitto

Venti anni di reclusione per i boss Pietro e Nino Labate, ritenuti i capi dell’omonima cosca egemone sul quartiere Gebbione, per tutti gli altri imputati pene che vanno da un anno e 6 mesi a 17 anni di carcere

Il sostituto procuratore della Dda reggina, Walter Ignazitto, al termine della sua requisitoria nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Helianthus” ha chiesto 20 anni di reclusione per i boss Pietro e Nino Labate, ritenuti i capi dell’omonima cosca egemone sul quartiere Gebbione. La stessa condanna è stata chiesta anche nei confronti di Orazio Assumma, ritenuto il luogotenente del clan, e di Rocco Cassone.

Sono stati chiesti, invece, 18 anni di carcere per Domenico Foti detto "Vecchia Romagna" e per Santo Gambello. Nel processo, nato da un'inchiesta coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dai pm Stefano Musolino e Walter Ignazitto, sono imputati anche i due figli dei boss, i cugini omonimi Paolo Labate per i quali la Dda ha chiesto 14 anni e 14 anni e 10 mesi di reclusione. Per tutti gli altri imputati, infine, la requisitoria davanti al gup Karin Catalano si è conclusa con la richiesta di condanna a pene che vanno da un anno e 6 mesi a 17 anni di carcere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Processo "Helianthus", ecco le richieste di pena del pm Walter Ignazitto

ReggioToday è in caricamento