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Cronaca

"Ndrangheta stragista", concluse le arringhe difensive, l'avvocato Vianelli: "Assolvete Graviano"

Per il legale dell'ex boss palermitano, accusato di essere uno dei mandanti dell'omicidio dei carabinieri Fave e Garofalo, "chi ha parlato, ha mentito ed il processo poggia su un castello accusatorio basato su poco o nulla"

"Chi ha parlato ha mentito sonoramente sempre perché prono a un disegno, a un sistema e io spero che primo scossone a questo sistema venga da voi, da questa Corte d’Assise che spero abbia il coraggio di assolvere il signor Giuseppe Graviano da ogni accusa".

Anche l'avvocato Federico Vianelli, difensore di Giuseppe Graviano: uno dei due imputati del processo "Ndrangheta stragista", si è opposto con forza alla richiesta di pena avanzata dal Procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, così come aveva fatto nel corso della mattinata il suo collega del collegio difensivo Giuseppe Aloisio.

L'avvocato Federico Vianelli ha parlato di "vaghezza, inconsistenza della prova accusatoria", un "vuoto di prova, davanti al quale ogni corte deve avere quel coraggio ed onestà intellettuale per assolvere in questo caso l’imputato Giuseppe Graviano".

Per il difensore dell'ex boss palermitano di Brancaccio, accusato di essere, insieme al calabrese Rocco Santo Filippone, uno dei mandanti dell'uccisione dei carabinieri Fava e Garofalo, tutto il processo è stato architettato attorno ad  "una sceneggiatura, un castello accusatorio basato su poco o nulla, per dare una spiegazione a crimini orribili".

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