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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca San Ferdinando

Sassaiola nella tendopoli di San Ferdinando dichiarata "zona rossa": due agenti feriti

Protesta lampo dei migranti dopo il provvedimento regionale, firmato dal vice presidente Spirlì, che blinda la tendopoli, dopo i 14 casi positivi accertati nei giorni scorsi

Anche la tendopoli di San Ferdinando è stata dichuarata dalla Regione Calabria "zona rossa". La notizia non è piaciuta ai migranti che vivono nell'area e in serata si è scatenata una sassaiola contro i poliziotti che presidiano il sito dove vivono circa 260 immigrati di origine africana. Il provvedimento, firmato dal vice presidente Nino Spirlì, si è reso necessario dopo che, nei giorni scorsi, 14 migranti e tre operatori, che operano all'interno, erano risultati positivi al Coronavirus. 

La regione blinda la tendopoli di Rosarno

Due poliziotti sono rimasti feriti in maniera non grave perché raggiunti dalla sassaiola scatenata dai migranti in protesta per l’impossibilità di poter uscire e andare a lavorare nei campi della Piana di Gioia Tauro. Nel parapiglia sembra che due di loro siano riusciti ad allontanarsi dalla struttura che si trova nella Seconda zona industriale di San Ferdinando. La tensione resta alta anche se al momento non si registrano altri disordini.

L'ordinanza regionale

L’ordinanza regionale è motivata dal fatto che "la situazione epidemiologica, legata al focolaio, può peggiorare rapidamente, dando luogo a altri casi confermati, non diversamente contenibili se non adeguatamente circoscritti". 

Scattano così "il divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica, con particolare riferimento ai casi confermati e limitando al massimo ogni spostamento dei contatti stretti e il divieto di accesso, fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio individuato, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell'assistenza e nelle attività riguardanti l’emergenza, per le associazioni di volontariato appositamente autorizzate, e per le forze dell’ordine, forze di polizia, forze armate e corpo nazionale dei vigili del fuoco impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 o in altri servizi d'istituto, dei servizi pubblici essenziali".

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