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Sabato, 27 Aprile 2024
Polizia e Noe

Smaltimento rifiuti speciali, sequestrato l'intero patrimonio aziendale di Villa Aurora

Provvedimento preventivo eseguito da polizia e carabinieri del Noe. Indagati l’amministratore delegato, la direttrice responsabile, la responsabile amministrativa, nonché il direttore sanitario della casa di cura

Nei giorni scorsi, i poliziotti della squadra mobile di Reggio Calabria, insieme ai carabinieri del Nucleo operativo ecologico, hanno dato esecuzione al sequestro preventivo, emesso dal giudice per le indagini preliminari della Casa di cura Villa Aurora di Reggio Calabria.

Il sequestro e il precedente provvedimento

La misura cautelare reale, che ha interessato le quote e l’intero patrimonio aziendale, è scaturita dall’attività investigativa avviata dalle forze dell'ordine dopo l’esecuzione avvenuta lo scorso 30 novembre di un analogo provvedimento, relativo al solo ramo dell’azienda riconducibile alla struttura sanitaria. Le indagini hanno messo in evidenza l’inesistenza di modalità alternative di smaltimento di rifiuti speciali liquidi, anche a rischio infettivo.

I reati

"Tra i reati contestati, - spiegano dalla questura - il delitto di inquinamento ambientale e la reiterazione della condotta di scarico illecito delle acque reflue, in assenza di titolo autorizzativo e adeguato sistema di trattamento, già accertato diversi anni fa dai militari del Noe nel corso di una attività di controllo".

La fase esecutiva dell’attuale misura cautelare ha visto il coinvolgimento anche di personale Arpacal e Idrorhegion Scarl, che hanno eseguito ulteriori verifiche sulle attuali modalità di trattamento e smaltimento delle acque reflue industriali prodotte dalla struttura.

Gli indagati

Per i reati contestati risultano indagati, allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari, l’amministratore delegato, la direttrice responsabile, la responsabile amministrativa, nonché il direttore sanitario della casa di cura.

All’esito dell’attività, la gestione dell’intero patrimonio aziendale della società è stata affidata a due amministratori giudiziari, nominati dall’autorità giudiziaria, al fine di garantire una soluzione di continuità nell’erogazione dei servizi sanitari a favore dei pazienti in cura presso la struttura.

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