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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il ritorno

Falcomatà si prepara al rientro a Palazzo: si va verso l'azzeramento della giunta?

Si aspetta la decisione della Cassazione il prossimo 25 ottobre quando il sindaco sospeso potrebbe rientrare in politica

A Palazzo San Giorgio c'è tensione nell'aria, tra pochi giorni potrebbe tornare il suo primo inquilino: Giuseppe Falcomatà. Il sindaco sospeso, infatti, aspetta con ansia il 25 ottobre, quando la sesta sezione della Corte di Cassazione deciderà il suo ricorso avverso la sentenza d'Appello del caso Miramare che lo ha condannato ad un anno e quattro mesi per abuso di ufficio. 

Ma il 25 ottobre i giudici del "Palazzaccio" di fatto potranno sancire la prescrizione e ciò consentirà a Giuseppe Falcomatà di ritornare ad indossare la fascia tricolore. I rumors dicono che il sindaco sospeso "minaccia" di azzerare la giunta comunale e punterebbe a formare una giunta di tecnici di elevato profilo. Eppure la giunta guidata dal facente funzioni Paolo Brunetti in questi anni di sua "assenza" ha continuato a governare seguendo il suo tracciato. Vi è di più: ogni comunicato stampa degli assessori comunali puntualizzava "su indirizzo del sindaco Giuseppe Falcomatà". 

Quale sarebbe il motivo di azzerare la giunta? Dare un segnale di cambiamento e di discontinuità vorrebbe dire prendere le distanze da chi in questi anni ha mantenuto fede all'impegno preso con gli elettori. Sorge il dubbio che Falcomatà sia circondato da troppa gente che lo "consiglia" evidentemente non adatta al ruolo. Dovrà scegliere fra gli amici intimi, di partito e militanza, e le persone competenti, ma dovrà scegliere anche se mettere fine al processo, avviato con sacrificio dagli assessori comunali in carica, di cambiamento e di riordino di una città che ancora arranca.  

La scadenza naturale di questa amministrazione comunale è fissata alla primavera del 2025, questo vuol dire che resta, di fatto, un anno di lavoro, cioè fino a dicembre del 2024 perché poi con l'arrivo del nuovo anno si entrerà di fatto in campagna elettorale. Giuseppe Falcomatà avrà quindi un anno per riconquistare la città ed i reggini, per lavorare e rinsaldare il centro sinistra e pensare alle nuove elezioni. Non è facile e la cronaca giudiziaria e politica sembra andare a tutto vantaggio di un centrodestra che è grossolano.

Il sindaco sospeso ha amato giocare da solista, ha mosso le sue pedine e ha scelto il suo gioco. Prima di lasciare Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro da primo cittadino, subito dopo la condanna di primo grado, ha scelto, in solitudine, chi avrebbe preso la giuda del governo della Città metropolitana e del Comune. Ha firmato gli atti e ha designato Paolo Brunetti al Comune e Carmelo Versace alla Città metropolitana, due scelte che di fatto hanno messo fuori il Pd, il suo partito, dalla guida della città.

Paolo Brunetti, infatti, è espressione di Italia Viva che alle scorse elezioni regionali ha sostenuto il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto. Carmelo Versace, invece, è il responsabile regionale di Azione di Calenda. Adesso sempre secondo i rumors, se non dovesse andare in porto l'azzeramento totale della giunta a Palazzo San Giorgio, pare che potrebbe salvare il suo facente funzioni Brunetti. Cosa ben diversa per Palazzo Alvaro, lì la scelta sembrerebbe facile e farebbe fuori Carmelo Versace.

Certo è che il Partito democratico non starà a guardare e non accetterà di non avere i suoi assessori in Giunta. Cosa faranno gli altri alleati non è ancora chiaro, ma sicuramente il ritorno alla vita politica per Giuseppe Falcomatà non sarà facile. 

Intanto tra le file del Pd al Comune c'è da registrare che Nino Castorina ha inviato una nota al sindaco ff Brunetti dichiarando di lasciare il gruppo del Pd per aderire a quello Misto e di rimanere nella maggioranza. 

Un anno sarà tempo utile anche per il centrodestra per decidere il suo futuro e costruire attorno ad un candidato forte le alleanze per andare tranquilli alle urne. I militanti, infatti, rimproverano ancora la scelta compiuta alle scorse elezioni quando fu scelto come candidato a sindaco Minicuci. In quella circostanza fu il Carroccio di Matteo Salvini a decidere di puntare sulla sua figura nonostante vi fossero forti riserve da parte di Forza Italia, con in primis il deputato Francesco Cannizzaro. 

Questa volta sarà sicuramente il parlamentare reggino, e Forza Italia, ad indicare la via: da tempo, infatti, guarda al Comune e sicuramente farà sentire la sua voce nella scelta del candidato. Per il momento c'è la sola certezza dell'imprenditore reggino Eduardo Lamberto Castronuovo che ha dichiarato la sua volontà di scendere in campo e sta raccogliendo attorno a sé il consenso di vari esponenti della politica, non solo di centro destra. Deciso a sostenerlo c'è anche l'avvocato Aurelio Chizzoniti, lungo trascorso in politica e uomo di grandi passioni. 

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