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Palazzo San Giorgio

Crisi al Comune, Falcomatà incontra i Democrati e progressisti: lo stallo ancora continua

Mentre si invoca ancora una riunione interpartitica, Nino De Gaetano non accetta le condizioni del primo cittadino

È stallo, ancora, nella partita tra Falcomatà e la sua maggioranza. Qui non si tratta, però, di scacchi ma di politica e bisogna per forza uscire dallo stallo. Il tempo stringe per Giuseppe Falcomatà: urge trovare una soluzione e mettere fine alla crisi politica scoppiata a Palazzo San Giorgio.

Dopo l'incontro in casa Pd, alla presenza del segretario regionale Nicola Irto, il sindaco Falcomatà ha incontrato anche i Democratici e progressisti di Nino De Gaetano. Un incontro però che non è stato per nulla risolutore e ognuno è rimasto fermo sulle proprie posizioni. Così se da un lato c'è la soluzione indicata dal primo cittadino di azzerare la giunta, salvando solo il suo vice Paolo Brunetti, lasciando ai Dp un solo assessorato; dall'altro lato c'è Nino De Gaetano che rivendica con forza pari dignità politica per i suoi e non ci sta sull'azzeramento della giunta. 

I democratici e progressisti, quindi, se non si dovesse raggiungere un accordo, daranno solo un appoggio esterno alla giunta. 

Ma proprio per scongiurare ciò ecco che si invoca un'interpartitica. Una riunione con tutti i partiti e movimenti che sostengono Falcomatà in Consiglio comunale per capire cosa fare. La riunione dovrà essere convocata dal segretario provinciale dei democrat Antonio Morabito, ma ancora non c'è la data, probabilmente perché ancora non è convinto Giuseppe Falcomatà.

Incontri, riunioni, interpartitiche, ma - malgrado i proclami - la crisi non è sui programmi e gli interventi da attuare, e quindi su divergenze di vedute, ma su postazioni da occupare in giunta. 

Si è entrati ormai nella settimana di Natale e davvero sembra che non ci sia più tempo da perdere per sanare una crisi che si è manifestata pienamente nell'ultima seduta di Consiglio comunale quando i rappresentati di Pd, Dp, e movimento Cinque stelle hanno deciso di disertare l'aula. Gli scranni semi vuoti e i banchi della giunta con soli tre assessori sono immagini che la città ha chiare in mente, immagini di una crisi che di fatto è iniziata con il ritorno di Giuseppe Falcomatà alla giuda della città, dopo la sentenza di Cassazione del processo Miramare quando aveva annunciato l'avvio di una nuova fase per il governo cittadino. Una fase che, però, non è ancora arrivata.

Sembra davvero difficile che adesso si riesca a trovare la soluzione, senza lasciare troppi feriti sul campo, prima del 24 dicembre. Ma in politica, si sa, è tutto possibile!

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